Formula uno. Caro Schummy, era proprio necessario?


Pubblicato il 27 Settembre 2012

di Luca Rodo, iena automobilistica

Abbiamo ancora vivo il ricordo dell’ultimo GP di Singapore in cui Schumacher tampona il meno conosciuto Vergne come un dilettante autista qualunque…

Quello che ci domandiamo è: cosa spinge un 7 volte campione del mondo, recordman della Formula 1, a rovinare il suo palmares con un rientro nelle gare (dopo il ritiro del 2006) a dir poco disastroso?

Indubbiamente la sua passione per questo sport in cui ha dato e ricevuto tanto non si può “spegnere” come un normale elettrodomestico, non crediamo che sia una questione di soldi e ingaggi (anche se fanno sempre comodo), forse la tentazione di vincere con una macchina tedesca, la Mercedes è stato lo stimolo determinante…

Dominatore assoluto dopo la morte di Ayrton Senna, la carriera del Tedesco è stata caratterizzata da tanti successi che lo hanno portato ad essere il recordman assoluto della Formula 1… forse quello che gli è mancato nei suoi anni di carriera è stato un vero rivale (Hill, Villeneuve ed Hakkinen si sono rivelati buoni piloti, ma non campioni) ed all’alba dell’esplosione del talento Alonso, Schummy decise di ritirarsi…

Dopo 2 anni di inattività (un’eternità per l’iper tecnologica Formula 1) rimettersi in gioco col suo blasone contro gli arrembanti Alonso, Hamilton, Button e Vettel allo stato attuale non si è rivelata una buona scelta… Persino il suo compagno di team Rosberg spesso e volentieri lo ha battuto (bei tempi quando come compagni di team c’erano i “malleabili” Irvine, Barrichello e Massa…) .

Apprezziamo le emozioni che ci ha regalato in passato ed anche il coraggio di rimettersi in gioco, ma francamente visti i risultati forse sarebbe il caso di rivedere la sua decisione… sarebbe triste vedere il suo licenziamento…

Mancano ormai poche gare alla fine del Mondiale e ci auguriamo di vedere un suo acuto, anche se, visti i valori in campo, sarà difficile…


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