di Luca Rodo
Sono ancora vive le polemiche all’indomani del Gp della Malesia, ma andiamo con ordine: il campione in carica Sebastian Vettel si è aggiudicata la vittoria del GP disobbedendo all’ordine di scuderia che esplicitamente diceva di “congelare” le posizioni (1° Webber, 2° Vettel) dopo il terzo pit stop.
Onestamente siamo d’accordo col pilota che non a caso ha la macchina col numero 1: si corre per vincere ed anche se ci sono interessi per i team che vanno al di là del mero fatto sportivo, un pilota che si voglia definire tale, secondo noi, deve correre sempre per battere tutti (compagno di scuderia in primis). Il sorpasso è stato spettacolare (andare a 300 all’ora vicino il muretto dei box con circa 30 centimetri di margine, non crediamo che sia una cosa di un semplice pilota, ma di un campione) e da solo vale il prezzo del biglietto… Ora sarà da vedere quali provvedimenti prenderà la Redbull che da parte sua a livello d’immagine non ha fatto una bella figura dato che i piloti non “obbediscono” agli ordini di scuderia… per non parlare del clima di esasperata rivalità che da qui in poi ci sarà tra Vettel e Webber… Noi ci auguriamo che di tutto ciò ne guadagni lo spettacolo in pista senza arrivare però a vedere da parte dei piloti gesta al di là della fisica umana e dei mezzi a loro disposizione…
La Ferrari esce con le ossa rotte da questo GP: nonostante l’ottimismo derivante dalle qualifiche (2° piazza per Massa e 3° piazza per Alonso), anche se permetteteci non capiamo da dove, dato che il distacco dal poleman Vettel era di circa 1 secondo anche se pioveva (ma pioveva anche per il campione tedesco…), la gara è stata un disastro.
Alonso, partito bene, ha provato a superare Vettel, ma gli è andata male rompendo il musetto della sua Ferrari e poi ha rischiato non andando ai box per sostituirlo per non perdere tempo, ma il risultato ottenuto da questa scelta azzardata è stata l’uscita fuori pista… (per fortuna senza gravi conseguenze…).
Massa competitivo in qualifica si è sfaldato in gara non dando mai l’impressione di poter insidiare chi era al comando della gara… alla fine è arrivato quinto.
La Mercedes con Hamilton terzo e Rosberg quarto (a proposito, quest’ultimo ha obbedito agli ordini di scuderia…) ha dimostrato di essere in crescita, ma ancora, secondo noi, non può lottare per vincere il Mondiale… vedremo le evoluzioni delle monoposto…
Escono male da questo GP anche le Mclaren e le Lotus che durante tutto il weekend non hanno mai dato la sensazione di essere competitivi.
Tra i teams di seconda fascia sembravano avere un passo gara competitivo le Force India soprattutto con Di Resta, ma i pit stop hanno vanificato tutto… occasione sprecata… Tra due settimane il Circus si sposterà in Cina, con un Alonso che già da ora deve recuperare 22 punti su Vettel…
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