In poche ore il governo regionale nel totale caos generale in piena estate cambia drasticamente idea sull’invio all’estero dei rifiuti indifferenziati prodotti a Catania: una sorta, restando nel tema, “eco-balla”!
Rifiuti indifferenziati prodotti giornalmente da cittadini poco consapevoli rispetto a quello che dovrebbe essere lo smaltimento corretto dei rifiuti casalinghi, dovuto, forse, alla poca informazione e alla poca attenzione da parte di coloro, Comune e Imprese, che si dovrebbero occupare di tale aspetto al fine dellaraccolta giornaliera tra differenziata e indifferenziata, questa dovrebbe essere ai minimi termini ma invece la fa da padrone a danno della sostenibilità ambientale e dei costi economici da parte del Comune, oltre ai gravi aspetti sanitari che rischiano di coinvolgere tutti.
Perché, si chiede Free Green Sicilia, tutta questa enormità di rifiuti indifferenziati prodotti ed esposti in qualsiasi giorno della settimana, anche di sabato? Che fine hanno fatto quelli differenziati che peraltro creano meno smaltimento in discarica e più risorse da riutilizzare? Perché l’impresa che ha l’appalto per la raccolta differenziata non ha fatto la differenza tra sacchi contenenti il differenziato giornaliero (organico, plastica , carta, lattine) come ha fatto solo per un certo periodo l’impresa precedente (e come avevamo sollecitato) che metteva un adesivo rosso con la scritta “non conforme” nei sacchi fuori norma così educando chi non rispettava le regole prescritte che tutti dovrebbero conoscere?
Ci chiediamo come si possa poi vietare l’insediamento come solito domenicale di piccoli mercati ortofrutticoli gestiti dagli stessi coltivatori biologici e non la domenica quando questi ( basterebbe frequentarli) non lasciano a terra un sola foglia di cavolo? Mentre da sempre i mercati storici della città “Fiera” e “Pescheria” ignorando regole imposte ad ogni commerciante lasciano dopo la chiusura montagne di rifiuti di ogni genere che ovviamente andranno a finire nella discarica Lentini chiusa in seguito a un provvedimento del tribunale di Catania che ha specificato l’impossibilità per la società (che dal 2020 è in amministrazione giudiziaria) di continuare a gestire i rifiuti in regime di autorizzazione temporanea.
Non vorremmo che tutto ciò sia stata una trovata per poi sostenere a spada tratta l’urgente necessità di installare in città l’inceneritore imposto dalla stessa Regione anche se, anche nostro avviso, inutile, costoso ed inquinante, oltre al fatto conclamato da sempre che nessun cittadino lo vuole vicino.
Alfio Lisi Portavoce di Free Green.
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