di iena marco pitrella
Se ieri c’erano una volta “le dame, i cavalieri, l’arme, gli amori” e oggi ci sono “I principessi e le cavaliere”, qualcosa è andato storto.
“I principessi e le cavaliere”, “I principessi e le cavaliere”, “I principessi e le cavaliere”, questo è il tema del dibbbbattito, organizzato dall’Arcigay, in quel di Siracusa.
Ci sarà Laura Boldrini che certo non poteva mancare, e pure il catanese Paolo Patanè.
C’è persino il patrocinio del comune; e, vabbé.
“I principessi e le cavaliere, liberi oltre il genere”, il leitmotiv: perché, come nella foto, è lei, la cavaliera, che salva lui, il principesso.
Cosa che manco Fantaghirò, sceneggiato anni 90, in cui la protagonista, Alessandra Martines, salva tutto e tutti.
Ma, del resto, questo è lo scopo del convegno: “l’importanza della cultura di genere nell’espressione di sé stessi”.
Che poi, a proposito dell’“espressione di sé stessi”, avessero fatto un’iniziativa sulla “provincia babba”, a Siracusa ci facevano più figura.
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