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Gdf Catania: scoperta truffa per oltre 500 mila euro ai danni dell’Inpdap
Pubblicato il 16 Febbraio 2012
L’Accusa: si prendevano pensioni per persone in realtà morte!
di Iena Antitruffa
Una truffa per oltre 500 mila euro ai danni dell’Inpdap, l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Catania. Al termine delle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, i finanzieri del comando provinciale etneo hanno individuato una ingente truffa ai danni dell’Inpdap perpetrata da diverse persone che, legate da rapporti di parentela, percepivano trattamenti pensionistici erogati a soggetti in realtà deceduti da diverso tempo.
L’operazione, che si inquadra in una più ampia attività avviata dalla Guardia di Finanza sull’intero territorio nazionale in materia di contrasto alle indebite percezioni di finanziamenti erogati da enti nazionali, regionali e locali, ha preso spunto da una “analisi di rischio” condotta dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma attraverso l’incrocio di diverse banche dati, finalizzata all’emersione di posizioni pensionistiche Inpdap intestate a soggetti deceduti. Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle etnee hanno denunciato alla locale Autorità Giudiziaria tre soggetti residenti nei comuni di Mascalucia, Gravina di Catania e Adrano per truffa aggravata ai danni dello Stato e sottoposto a sequestro due conti correnti bancari ed un libretto di risparmio postale. Le somme complessivamente erogate dall’Inpdap di Catania a soggetti in realtà deceduti, è stata sinora quantificata in oltre 500 mila euro.
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