comunicato stampa Cisal Catania
LoSchiavo, ( Responsabile Unione Provinciale CISAL CATANIA ) : “ La gestione cronica dell’emergenza idrica nella città e nel comprensorio Catanese ha comportato interventi limitati per la riparazione delle reti e il mancato rinnovamento delle stesse, ormai obsolete, ha determinato perdite pari al 60% circa “ . “ Una situazione insostenibile ed incresciosa da terzo mondo a discapito della collettività “ .
La CISAL FederEnergia, rappresentata dal suo Segretario Provinciale, Pietro Scalia, unitamente alla Confederazione di Catania, esprimono forte preoccupazione riguardo alla situazione di stallo venutasi a determinare in merito alle sorti del Gestore unico SIE e con essa, il rischio di perdere i fondi del PNRR che invece andrebbero utilizzati senza perdere ulteriore tempo.
Come Sindacato, evidenziamo la necessità di definire ruoli e assetti tramite apposito confronto con gli organi di governo nell’ambito della Provincia di Catania.
Riteniamo fondamentale l’istituzione di un tavolo tecnico per gestire la fase di transizione, cosicché da agevolare il processo di aggregazione delle gestioni esistenti che non può prescindere dalla mancata definizione di un Piano industriale, scaturente dalla ricognizione delle infrastrutture e delle risorse umane che confluiranno nel gestore unico per l’intera Provincia.
Il tema principale per Scalia, consiste nel garantire appieno il personale in servizio che dovrà essere trasferito nel rispetto delle tutele previste dalla normativa regionale e nazionale, in conformità a criteri da definire.
Purtroppo, le divergenze politiche sulla nomina del nuovo Amministratore SIE, rischiano di danneggiare utenti e lavoratori, succubi dell’inerzia dei soggetti responsabili della gestione del territorio. Un servizio idrico integrato efficiente necessita di risorse umane, investimenti e pianificazione, elementi indispensabili per un territorio metropolitano a vocazione turistica come quello che fa capo alla Provincia di Catania.
L’unificazione del sistema tariffario, con scaglioni di consumo uniformi per tutti gli utenti e l’adozione di carte del servizio standard sono essenziali per eliminare le disparità che colpiscono i territori meno dotati di risorse idriche e delle fasce più deboli della popolazione. La mancanza di una visione unitaria ha impedito agli Amministratori locali di assumere iniziative condivise, temendo degli aumenti tariffari necessari per migliorare il servizio.
Per la CISAL Catanese, afferma Lo Schiavo, un servizio idrico integrato, moderno ed efficiente che possa assicurare uno standard elevato della qualità del servizio reso agli utenti e al sistema produttivo delle imprese locali, per l’ area metropolitana di Catania, dovrebbe essere considerato fiore all’occhiello, soprattutto, se visto, nell’ottica di un bene comune.
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