Giarre, fogna a cielo aperto negli alloggi popolari di via Romagna. Barbagallo (Lega): “Condizioni da Terzo Mondo. Il comune intervenga subito o denunceremo alle autorità competenti”


Pubblicato il 13 Aprile 2021

Liquami fin quasi dentro le abitazioni, discariche a cielo aperto, ratti grossi come topi e caditoie completamente otturate. Queste le deplorevoli condizioni in cui sono costretti a vivere gli abitanti degli alloggi popolari di via Romagna a Giarre. Gli abitanti, dopo aver segnalato inutilmente le problematiche al comune, proprietario degli edifici, hanno chiesto l’intervento del Commissario della Lega per Salvini Premier di Giarre, Giovanni Barbagallo, recatosi stamani sui luoghi per un sopralluogo. “E’ una situazione surreale. I cittadini che abitano qui sono costretti a convivere non solo con i rifiuti ma anche con i liquami che invadono i garage e le stesse abitazioni –dichiara il commissario leghista – È intollerabile.

Come al solito emerge il disinteresse dell’amministrazione comunale, nonostante il problema sia grave e di carattere igienico sanitario. Mi chiedo come si possa permettere che bambini, anziani e famiglie vivano in condizioni così precarie, da Terzo Mondo. Qui i residenti rischiano, e non si tratta di leggende metropolitane, di essere aggrediti dai ratti quando conferiscono i rifiuti negli appositi bidoni. Di contro però il comune è celere nell’inviare le bollette Tari e Tasi. È ora che l’amministrazione comunale intervenga, senza i soliti alibi legati alla carenza di soldi e di personale, o li denunceremo alle autorità competenti. Qui abitano persone, non animali – conclude Giovanni Barbagallo – ed è ora che vengano trattati come tali”.  

 I residenti, ormai sul piede di guerra, minacciano di non pagare più le tasse fino a quando il comune non interverrà per ripristinare condizioni di vita quanto meno accettabili. “Gli scarichi fognari sono otturati e nonostante le comunicazioni al comune nessuno è ancora intervenuto – spiega un residente – Prima ci hanno detto che sarebbero venuti, poi improvvisamente ieri mattina all’ufficio tecnico ci hanno detto che non hanno né operai né soldi. Abbiamo i liquami per strada, che tra poco fuoriescono anche nelle case, ed una puzza insostenibile. Se il comune non interverrà in tempi brevi nessuno qui pagherà più un centesimo né per la spazzatura né per la fogna”. Le precarie condizioni igienico sanitarie attirano nell’area ratti ed insetti nocivi. “Da quindici giorni – racconta una residente – chiamiamo e facciamo viaggi all’ufficio tecnico comunale. Abbiamo bambini e persone anziane. È una situazione intollerabile. Conviviamo con topi di dimensioni enormi. Ditemi voi come si può vivere in queste condizioni. Non possono dirci che soldi non ce n’è. Devono prendere provvedimenti seri ed urgenti”. 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

3 min

“Il 25 novembre è una data simbolica, ma la lotta agli abusi contro le donne è un impegno quotidiano: la galleria vuole contribuire a sensibilizzare le coscienze, soprattutto quelle dei giovani, affinché siano consapevoli e capaci di riconoscere e contrastare qualsiasi forma di prevaricazione”: a dichiararlo è Sabrina Di Gesaro, direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello” […]

3 min

Catania – Torna l’attività concertistica di fine anno “Fuorischema 2024” del Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra. In programma tre serate, a Catania ed in provincia, con il Trio chitarristico formato da Salvatore Daniele Pidone, Virginia Sassaroli e Massimo Martines. Primo concerto a Catania, mercoledì 27 novembre, alle ore 16.30, […]

1 min

Sulla vicenda del porticciolo di Ognina che ha visto sabato scorso una grande manifestazione di associazioni, partiti e cittadini, interviene Angelo Villari, presidente dell’ associazione “Comuntà in progresso”: “La numerosa presenza di tantissime cittadine e cittadini, associazioni, forze politiche di opposizione, alla iniziativa di protesta contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina, rappresenta la volontà […]

2 min

di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]