Giorgia o Matteo? Un bel dilemma!


Pubblicato il 31 Luglio 2020

Iena di razza

Il 20 e il 21 settembre si vota per il referendum confermativo per la riduzione del numero dei parlamentari e anche per le amministrative, ma non in Sicilia. La Regione ha infatti previsto la tornata elettorale per il 4 e il 5 ottobre. Decisione illogica e anche dannosa da un punto di vista economico. Che senso ha allestire nel giro di qualche settimana per due volte i seggi, creando peraltro disagi alle scuole?

Lei, caro governatore, ha accusato i dipendenti di inefficienza, “l’80% si gratta la pancia” ha detto, ma ha firmato la relazione che certifica il raggiungimento degli obiettivi e fa scattare il bonus per i risultati conseguiti. Come ha scritto l’edizione palermitana di Repubblica lo scorso 24 luglio.

Punta il dito sull’aumento degli sbarchi, temendo, giustamente, anche l’arrivo di soggetti positivi, ma fa poco o nulla per limitare o bloccare i comportamenti irresponsabili dei siciliani. Così come non dice nulla sull’invasione di turisti in Sicilia provenienti dal nord Italia e non solo.

Diciamolo chiaramente: si è allentata la morsa del rispetto delle regole, si è aperta la Sicilia al turismo e lentamente è tornato a circolare il virus. Solo un caso? Pura coincidenza?  

A nostro avviso lei predica bene, anzi benissimo. E’ uno straordinario “imbonitore”. Ma razzola male, anzi malissimo.

Abbiamo la sensazione, caro Musumeci, che lei abbia un unico obiettivo: costruire il suo futuro politico. Ma è evidente che sia in grande difficoltà. E alla luce del “si” al processo per Matteo Salvini le sue “nozze” con la Lega le consigliamo di rimandarle. Peraltro federarsi ad un partito notoriamente a traino nordista le farebbe perdere quella credibilità e quel radicamento territoriale, poco o molto che sia, che ha costruito in questi anni. Certo i suoi non ci sembra che stiano brillando e che godano di grandi simpatie, ma tutto sommato Diventerà bellissima ha una sua identità. E fino a quando lei guiderà la regione di certo sopravviverà. Ma finita la sua esperienza da presidente, così come è accaduto con il Megafono di Crocetta,  la sua creatura sarà solo un lontano ricordo.

Ma lei lo sa bene. Ed è per questo che ha cercato, e presumiamo cerchi ancora, un porto sicuro. Ma se Salvini sarà “affondato” la Lega non è più un porto sicuro. Ma ci sono sempre i Fratelli d’Italia, pronti ad accoglierla. E un suo passaggio con Giorgia Meloni, creerebbe un po’ di affollamento, ma di sicuro le garantirebbe una sua ricandidatura.

Giorgia o Matteo? Un bel dilemma!

 


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