di Ignazio De Luca Iena senza soggezione
Fulminante (o inquietante?) campagna mediatica quella del quotidiano telematico live Sicilia nelle ultime 24 ore. Ci riferiamo alle insinuanti notizie diffuse, con grande enfasi e senza contraddittorio, sulla compilazione dei verbali delle operazioni di voto che hanno visto prevalere il neo sindaco, dottore Anastasio Carrà, nella città di Motta Sant’Anastasia.
Nel resoconto del 28 maggio, a firma congiunta di Melania Tanteri e Fernando Adonia, già l’occhiello di apertura è fuorviante : “Motta, il sindaco è in bilico Capuana appeso a un filo”. Capovolgendo, rectius, stravolgendo, la realtà effettuale dei fatti avvenuti: si cita chi è arrivato secondo e dunque HA PERSO, quasi che fosse lui il sindaco di Motta, infatti lo si pone “in bilico e appeso ad un filo”.
Scorrendo tutto l’articolo l’informazione raggiunge vette inarrivabili da comunicato stampa quasi fosse l’organo della corrente liberal PD.
Abbiamo letto il citato “comunicato” sul Tablet in formato reader contando 46 righe per complessive 509 parole, di queste appena 11, pari ad un solo rigo,
citano il legittimo vincitore “Anastasio Carrà dovrà aspettare ancora qualche giorno prima di cantare vittoria,” tra l’altro con inopportuna e infelice metafora, essendo il neo sindaco eletto a Motta, arruolato nei Carabinieri e non nel corpo dei Bersaglieri, che quando marciano corrono cantando.
Nelle restanti 498 parole del “comunicato”, traspare netta la speranza che il miracolo bello e impossibile, possa realizzarsi, cambiando il responso delle urne.Si giunge, infine, alla passerella finale, tutti soccorritori del PERDENTE: dall’assessora designata nella giunta del secondo arrivato a lui stesso che si mette a disposizione del partito e del sindaco di Catania, dal presidente nazionale dell’Udc, per finire al segretario provinciale del Pd catanese; agli ultimi due la palma di chi la spara più grossa auspicando immediate scorciatoie ” legislative” per il riconteggio delle schede.
Praticamente una penosa pagina di giornalismo degna dell’informazione che la faceva da padrona nella Catania degli anni Ottanta. E la par condicio? Come mai gli estensori del “comunicato” non hanno interpellato il neo sindaco eletto Anastasio Carrà? O i deputati Valeria Sudano e Luca Sammartino? È stato loro impedito? Sono stati indotti? E da chi? E la deontologia professionale?
Ma il meglio doveva ancora venire quando il 29 maggio scende in campo addirittura, Antonio Condorelli, coordinatore di Live Sicilia sezione Catania, coadiuvato sempre da Fernando Adonia: ma perché la corrispondenza da Motta la fanno sempre in due come i Carabinieri? Forse per essere in sintonia col neo eletto sindaco Anastasio Carrà?
Il titolo sensazionalistico “Scandalo alle comunali di Motta S.Anastasia
“Conteggiati più voti degli aventi diritto” -ti lascia un po’ interdetto, perché “grida” di comunali e non di sindaco, ma continuiamo a leggere: “sarebbero stati conteggiati 9 voti in più rispetto agli aventi diritto. Un vero e proprio scandalo che fa salire alle stelle la tensione dopo l’elezione del sindaco Anastasio Carrà, in vantaggio rispetto al contendente Daniele Capuana di appena 13 preferenze. “Si rileva come ci sia una discrepanza nella quarta sezione di ben nove voti fra il totale di voti che è di n. 865 e del n. dei votanti che è 856. Dal verbale dunque si desume che abbiano votato 9 persone in più di quelle aventi diritto”.
Tutto ciò rilevato dalla solita assessora designata dal candidato sindaco perdente che non si vuole rassegnare e si arrampica sugli specchi. Leggiamo:
“scandalo che fa salire alle stelle la pressione” -perché avrebbero votato 9 persone in più di quelle aventi diritto, noi invece, riteniamo che l’estensore del verbale abbia banalmente invertito le cifre del totale dei votanti con quello dei voti infatti 865 meno 856 fa esattamente 9.
Ma quali 9 elettori in più, ma che si inventa questa assessora designata? Ma lo sa, costei, come funziona una sezione elettorale? Pare proprio di no! Una delle prime operazioni preliminari, all’apertura del seggio, consiste nel vidimare, presidente e segretario, apponendo firma contestuale sulle schede elettorali fino alla concorrenza del numero di elettori per quella sezione.
Perciò come potrebbe anche un solo elettore presentarsi a votare due volte? Non ci sarebbe la scheda.
E comunque se si vogliono,sollevare polveroni, non accettando il responso delle urne, la parte soccombente anche a rischio di meschine figure, faccia come crede. Ma la libera stampa che spara titoli sensazionalistici d’accatto? Con una prima firma come Antonio Condorelli! Gazzettino Bianco?
Risulta ancor più imbarazzante per LiveSicila e i suoi corrispondenti, l’appiattimento mediatico pro Liberal Bianco, specialmente se confrontato con quanto leggiamo su Blog Sicilia, a firma di Francesca Aglieri: ci informa che dal controllo dei verbali è spuntato un altro voto per Carrà, che distanzia Capuana per 14 voti, che il 30 maggio ci sarà la proclamazione di Carrà.
Anzi continuando nella lettura dell’articolo, scopriamo che non sarà presente Capuana in consiglio a fare intransigente opposizione, ma in perfetto stile Pd, quando non acchiappano la poltrona scappano come fece la Finocchiaro, perdente con Lombardo alla presidenza della Regione.
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