Giornalismo, corso per addetto stampa abusivo, lezione n.2: come farsi un curriculum per addetto stampa abusivo


Pubblicato il 22 Agosto 2015

“o Franza o Spagna, purché se magna” F. Guicciardini.

di Libero Docente in Abusivismo

Nessuna coerenza. È il primo rigo del curriculum giusto per l’addetto stampa abusivo. Destra o Sinistra, per me pari sono, se non lo volete scrivere almeno fatelo capire. E non si tratta di fatto politico o di capacità delle persone, ma di un guizzo un intuito felino per la Pagnotta. Il Capo vi sceglierà anche e soprattutto per la capacità che avete dimostrato di sapere saltellare, rinnegare, forse anche “sputare” sul piatto dove fino a ieri avete mangiato.

Fa tremendamente bene al curriculum avere attraversato le dipendenze di questo e di quello, sempre “ammucciato”, per fare l’emettitore rapido di comunicati stampa di propaganda, rigorosamente non firmati. Solo così puoi dimostrare di poter convivere con la difficile vita dell’abusivo: sempre sul punto di essere cacciato, ma in realtà ricercato perché comodo e morbido. Come il sofà per il gatto, bisogna sapere tenere a cuccia il Capo. Contro ogni legge, contro ogni buon senso, persino anche contro  la puzza di Gas,  questo ruolo vi aggrada.

E si capisce: seppure con addossso lo sputtanamento, potrete sempre fregiarvi di dire che siete (?!) i portavoce personali di questo o quello. Vedrete: il vigile urbano vi farà passare nelle corsie preferenziali con la macchina, potrete persino salire sulle macchine di servizio blu, gialle o bianche che siano. Ne vale la pena, insomma, fare l’addetto stampa abusivo. Soprattutto se nel curriculum sarete anche in grado di esibire la vostra lunga storia di appartenenza a Ordini più o meno professionali, religiosi o di incappucciati con squadra e compasso.

Nel curriculum non dimenticate inoltre di evidenziare se avete scritto libri o libricini o anche  opere teatrali: al Capo fa piacere farsi accompagnare da un dotto sottomesso. Lui, è evidente, si sentirà ancora più gigantesco nella Città abusiva di Nanilandia.


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