di Ignazio De Luca
Sembra ieri ma sono trascorse trentotto settimane, più del tempo necessario alla gestazione di una nuova vita, quando le nostre strade, prima quasi contrapposte, con vissuto assolutamente diverso, esperienze perfino inconciliabili tra loro, si sono misteriosamente, ma anche meravigliosamente incrociate.
Era il cinque febbraio quando le Iene Sicule ospitavano una lettera aperta di Ignazio De Luca sull’anomalo ufficio stampa di Palazzo degli Elefanti, rappresentato da quello che per la sagacia arguta di N. C., sarebbe diventato “gasdanzuso”.
Da allora quasi con cadenza quotidiana siamo stati una delle poche testate, voci fuori dal coro, il pungolo fastidioso per l’amministrazione per tutta una serie di atti illegittimi sfornati dalla primavera quarta del podestà.
Cosa posso dire, grazie Mamma Benanti, per avermi dato modo di esprimermi liberamente e senza bavaglio. Grazie Mamma Benanti per il potere che mi hai dato. Tu, con modestissimi mezzi, senza giacchetto, ma solo con un consunto smanicato stinto, combatti da solo contro le ammiraglie dell’informazione digitale, padrona incontrastata del web, eppure, malgrado tutto i contatti della Testata Iene Sicule aumentano a centinaia ogni giorno, oggi con articoli di punta sfioriamo i 4000 accessi.
Avremo ancora molto da lavorare e con le maniche rimboccate, stringendo i denti andiamo avanti, con schiena dritta, come fai Tu Mamma Benanti da oltre 25 anni. Grazie Mamma,
Ignazio De Luca, N. C., Turi Peri Peri, Doppia Arancina, Antimafia Spacchiosa, Al Gordon.
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