“Esprimo soddisfazione per l’approvazione in VI commissione di un emendamento da me promosso che incrementa di 10 milioni di euro le risorse previste per i comuni in ordine allo svolgimento del servizio Asacom. Una misura concreta, accolta all’unanimità dai parlamentari della Commissione, che ha avuto il parere favorevole del Governo. Il mio auspicio, adesso, è che tale provvedimento possa […]
Giovanni Salvi è il nuovo Procuratore capo della Repubblica di Catania. Lo ha eletto il Csm da qualche minuto
Pubblicato il 02 Novembre 2011
Giovanni Salvi, 59 anni, in magistratura dal 1979, è il nuovo Procuratore della Repubblica di Catania. Lo ha eletto il plenum del Csm, oggi pomeriggio riunito a Roma. Salvi era in lizza con altri due candidati Giovanni Tinebra, Procuratore Generale a Catania e Giuseppe Gennaro, sostituto procuratore della Repubblica, superato 13 a 11 da Salvi.
La decisione è arrivata dopo tre rinvii nello scorso mese di ottobre, ultimo nella seduta del 19, per attendere il parere dell’ufficio studi di Palazzo dei Marescialli, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato il via libera a poter partecipare a incarichi direttivi superiori anche a quei magistrati che rivestono una carica da meno di tre anni.
Catania ha un nuovo procuratore dopo un periodo di otto mesi di “reggenza” da parte del dott. Michelangelo Patanè, che ha conseguito brillanti risultati, lavorando senza sosta e con coraggio.
E’ stata una seduta concitata, con una serie di argomenti affrontati dal Consiglio, fra cui il rinnovo della Procura di Catania. Per ogni candidato un relatore ha sottolineato le qualità per ricoprire l’oneroso compito.
Giovanni Salvi, nato a Lecce nel 1952, è stato pretore in Monza dal 1980. Suo fratello Cesare è stato Ministro del Lavoro. Dal 1984 sostituto procuratore a Roma, ha fatto parte di un gruppo di lavoro sul terrorismo (a partire dallo stesso 1984) e poi anche della DDA, sin dalla sua costituzione: fa ora parte anche del gruppo di lavoro sulla criminalità informatica. Si è particolarmente occupato sin dal 1986 dell’informatizzazione degli archivi della criminalità organizzata.
Ha anche pubblicato scritti sulla corruzione, sulla criminalità organizzata, sul processo penale, sull’ordinamento giudiziario (tra gli altri, per Cassazione Penale, Legislazione Penale, Giurisprudenza Italiana, Questione Giustizia, Mondadori, Utet).Ha fatto parte della Commissione ministeriale (Conso) per l’adeguamento del codice di procedura penale riformato. Ha fatto parte della missione delle Nazioni Unite per la verifica degli accordi di pace in Guatemala (relativamente al rafforzamento delle istituzioni giudiziarie) e ha diretto la missione in Tajikistan per la costituzione di una struttura per il contrasto alla criminalità organizzata; tale ultimo lavoro è stato da ultimo valutato da una missione ispettiva delle N.U. come eccellente, indicandolo come modello per i futuri interventi delle N.U.
Dal 1993 ha iniziato a impegnarsi nell’ANM, venendo eletto al C.D.C. e divenendo vicesegretario generale e poi vicepresidente dell’Associazione.
Alla fine, quindi, s’è registrata l’elezione di un procuratore non catanese, come più volte auspicato da tante associazioni della società civile catanese e non, che hanno lanciato anche appelli e realizzato manifestazioni come quella recente dello scorso sabato.
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