nella foto un momento della conferenza stampa di stamane. Di seguito quanto ha comunicato la Procura della Repubblica:
“Nella mattinata odierna, in esecuzione di provvedimenti emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, a conclusione di complessa ed articolata attività d’indagine, personale della Direzione Investigativa Antimafia ha proceduto al fermo di tre soggetti ritenuti responsabili del delitto continuato di “corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio”.
I tre fermati si identificano in:
Gli episodi di corruttela hanno riguardato il rinnovo del contratto di fornitura, in favore del Comune di Aci Catena (CT), del servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi software ed hardware e l’aggiudicazione del progetto esecutivo denominato “Home Care” finanziato dall’Unione Europea per l’importo di euro 252.000,00 alla società HALLEY CONSULTING S.p.A.. A seguito dell’emissione di tali atti illegittimi, è stata consegnata da CERAMI Giovanni a BARBAGALLO Oraziouna somma di 15.000 euro a titolo di tangente, che quest’ultimo ha provveduto a ripartire in parti uguali, poco dopo averla ricevuta, con il Sindaco MAESANO Ascenzio. Tale somma costituiva l’ennesimo pagamento effettuato dal CERAMI in favore dei predetti pubblici funzionari, che erano soliti ripartire a metà gli illeciti profitti.
Da tempo gli uomini della D.I.A. avevano rivolto l’attenzione investigativa nei confronti del primo cittadino e dei suoi collaboratori più stretti che lo coadiuvavano nella gestione amministrativa dell’ente che questi rappresentava, analizzando una serie di contratti stipulati dallo stesso.
La mattina del 04 giugno MAESANO e BARBAGALLO si sentivano telefonicamente concordando di vedersi di lì a poco, utilizzando un linguaggio criptico. Il tenore della conversazione permetteva agli investigatori della D.I.A. di comprendere la natura illecita dell’incontro; difatti, trascorso un breve lasso di tempo dalla telefonata, i due si incontravano e, dopo aver adottato ogni precauzione al fine di non essere intercettati o filmati, si recavano in area di campagna lontano da “occhi indiscreti” e lì procedevano alla ripartizione della tangente dell’ammontare di 15.000 euro. Nonostante le cautele adottate dai due pubblici amministratori, questi venivano intercettati in modo inequivoco e cristallino, tanto da consentire agli investigatori di risalire alla dinamica dei fatti delittuosi commessi.
L’indagine ha offerto ulteriori elementi di interesse investigativo tutt’ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
Con riferimento alla figura del primo cittadino, va rappresentato come questi abbia ricoperto per lungo tempo incarichi nell’ambito della Pubblica Amministrazione; difatti MAESANO Ascenzio è stato:
I tre fermati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria catanese.
Il Procuratore Distrettuale della Repubblica Carmelo Zuccaro.”
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