GIUDIZIARIA, AGRIGENTO, TORNA “TURBO”ARNONE, INCHIESTA SUGLI ABUSI DELLA 104: “LO SCANDALO DELLA GOGNA MEDIATICA”


Pubblicato il 25 Settembre 2014

 Arriva nota stampa del noto legale:

“la vicenda della inchiesta sugli abusi della legge 104 mette in luce due gravissimi scandali: il primo quello scoperto dalla Digos relativamente ai tangentisti – e la Digos merita un  monumento; il secondo è lo scandalo di chi ha creato un’enorme gogna mediatica, tirando in ballo gente assolutamente perbene per gonfiare in modo scandaloso i numeri delle persone coinvolte e raggiungere la soglia simbolo della carica dei 101.

Nei prossimi giorni invierò i giornali dell’altro ieri con le foto dei 101 indagati, foto fuoriuscite da Palazzo di Giustizia, al Ministro della Giustizia e al CSM.

In questa vicenda le mascalzonate non le hanno fatte solo i tangentisti e i corrotti, ma anche chi, per rifarsi probabilmente una verginità, ha speso i soldi dello Stato per fotografare persone stimabilissime come Giorgio Patti, Paolo Santamaria, Gerlando Taibi e tanti altri ancora che hanno appreso dell’inchiesta dalla lettura del giornale con le loro foto!!!!

Purtroppo questa terra non ha una rappresentanza parlamentare degna di questo nome perché altrimenti lo scandalo dell’incredibile ed ingiustificabile tritacarne mediatico costruito da Pubblici Ufficiali infedeli, sarebbe già sulla scrivania del Ministro.

‘’’’’’’’’’

Ho atteso due giorni e ho effettuato alcuni approfondimenti prima di prendere la parola. E’ scontata la condanna dei vari corrotti ed imbroglioni che hanno abusato sulla pelle dei veri malati.

Ma è pure gravissimo ciò che hanno fatto alcuni esponenti di istituzioni deviate, alcuni pubblici funzionari che, col chiaro disegno di far finire i loro nomi nel sistema mediatico nazionale, e di presentarsi all’opinione pubblica siciliana come ciò che non sono – ovvero paladini della giustizia e della legalità- hanno gonfiato a dismisura il numero degli indagati.

Si ripete il solito cliché – e di ciò sarà informato il Ministro: se nell’inchiesta sulla lottizzazione di Lampedusa non infiliamo anche la sovrintendente ai BB CC, l’inchiesta non valica i confini locali del sistema mediatico. E quindi, con accuse assurde, il dott. Fonzo ha tirato in ballo la funzionaria.

Se si mandano a processo coloro che sono responsabili di una banale truffa nella costruzione dell’ospedale, e non si chiede il sequestro dell’ospedale e la fuoriuscita di mille pazienti, da collocare in ospedali da campo, la notizia non viene riportata dai telegiornali nazionali.

Nel nostro caso fior di conclamati galantuomini, a cui va la mia solidarietà, come gli psichiatri Gerlando Taibi, Paolo Santamaria, o il sociologo Giorgio Patti, assieme a tante altre persone estranee ai reati, sono stati abusivamente fotografati e sbattuti sulle pagine dei giornali, che grazie alle foto consegnate con evidenza ai giornalisti a Palazzo di Giustizia, hanno dovuto realizzare una tiratura straordinaria, appunto per pubblicare tutte le 101 foto. Qualcuno si chiede come e perché nel giro di poche ore quotidiani molto esperti nel giornalismo in ginocchio innanzi alla Procura di Agrigento, avevano a disposizione “casualmente” le 101 foto degli indagati?

Sono pronto a scommettere che questa inchiesta avrà dal Tribunale alcune decine di sentenze di giusta, sacrosanta condanna, ed alcune decine di sentenze assolutorie della stessa limpidezza della sentenza ottenuta dalla sovrintendente per Lampedusa.

Si, perché già a prima vista, si comprende che il sociologo Patti non c’entra nulla con l’operato dei medici che compongono la stessa Commissione di cui fa parte Patti, che medici, come Paolo Santamaria, che hanno stilato una sola diagnosi, per giunta in una materia come la psichiatria, sono estranei al marciume che pure esiste.

Ribadisco per l’ultima volta il concetto: applausi alla Digos, ha fatto un ottimo lavoro, tra gli arrestati vi è gente che merita di trascorrere qualche lustro in galera. Ma in galera dovrebbero fare compagnia ai medici corrotti e i loro complici coloro che hanno fotografato ben 101 persone – tra cui galantuomini come quelli che ho prima citato- ed hanno dato le loro foto ai giornali.

Il Ministro della giustizia dovrà capire se è una coincidenza il fatto che quando vi sono rapporti torbidi con gli organi di informazione, o quando si gonfiano scandali – e mi riferisco alla vicenda delle fughe di notizie contro il Presidente Lombardo, e mi riferisco allo scandalo gonfiato dell’ospedale di Agrigento, e mi riferisco allo scandalo gonfiato del sequestro del mare di San Leone, e mi riferisco al processo di Lampedusa – c’è sempre di mezzo, con o senza la barba, Ignazio Fonzo!!!!

E questa circostanza di Fonzo sempre in mezzo a queste storiacce, mi ricorda il marito di una mia assistita che – per una singolarissima coincidenza – ogni volta che viene controllato dalla Polizia si rinviene nell’aiuola più vicina una pistola con la matricola abrasa!

Nei prossimi giorni il Ministro sarà informato di questa ignobile storia.

 avv. Giuseppe Arnone”.


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