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Giudiziaria, caso Contrada, revisione: il 18 giugno udienza davanti alla Corte di Appello di Caltanissetta
Pubblicato il 26 Maggio 2015
Dallo studio Lipera:
“Il concorso esterno credo sia uno dei grandi obbrobri del nostro sistema giudiziario”.
Lo afferma il Dott. Piero Tony, già Procuratore Capo della Repubblica di Prato, in un suo recente libro dal titolo “Io non posso tacere: confessioni di un Giudice di Sinistra”.
Il Magistrato ricorda sinanco che “fu proprio Giovanni Falcone a teorizzare più volte che questo reato non andrebbe mai utilizzato da solo” (e parliamo del 416 bis) “bensì come corollario ad altre e circostanziate contestazioni di reati specifici”.
Saranno inevitabilmente anche questi gli argomenti che verranno trattati alla prossima udienza del 18 giugno avanti la Corte di Appello di Caltanissetta, Prima Sezione Penale, dove si celebrerà la prima udienza del processo di revisione di Bruno Contrada.
“Come ha ben ricordato Tony”, precisa l’Avv. Lipera, difensore di Contrada, “il concorso esterno in associazione mafiosa è “creatura giurisprudenziale e non legislativa, dove le elusioni dei principi di legalità e tassatività è massima””.
“Il nostro discorso”, sottolinea Lipera, “andrà oltre la recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia a risarcire Bruno Contrada perché le leggi penali incriminatrici appartengono al potere legislativo e non al servizio giudiziario in quanto “praetor ius facere non potest””.”
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