GIUDIZIARIA, CASO RACITI: LA CASSAZIONE VERSO L’INAMMISSIBILITA’ DELL’ACCUSA CONTRO L’AGENTE SALVATORE LAZZARO


Pubblicato il 04 Settembre 2014

Nuovi e vecchi sviluppi: fu “fuoco amico”? Dalla Suprema Corte…

 di iena giudiziaria

“Rilevata inammissibilità perché proposta da soggetto non legittimato”, questa frase è contenuta nella notifica arrivata alla Difesa (avv. Mario Brancato e Alfio Grasso, che ha prodotto note in merito alla vicenda) dell’agente di polizia Salvatore Lazzaro, dopo il ricorso per Cassazione proposto dall’avv. Giuseppe Lipera in seguito alla decisione, nel gennaio scorso, del gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica, di archiviare l’istanza per avviare “un procedimento penale per falsa testimonianza” contro il poliziotto, autista del Discovery della pubblica sicurezza durante gli scontri che portarono alla morte dell’ispettore capo Filippo Raciti avvenuta il 2 febbraio del 2007 in occasione degli scontri fra ultras per il derby Catania-Palermo.

Non si tratta, comunque, di una decisione definitiva: di fatti l’udienza in camera di consiglio davanti alla settima sezione della Suprema Corte si terrà il 26 novembre.

L’atto contro l’agente di polizia era stato presentato da Rosa Lombardo, la mamma di Antonino Speziale, condannato a otto anni per omicidio preterintenzionale.

Lo aveva reso noto il suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera (che aveva evidenziato -a suo dire- le differenze fra le dichiarazioni fatte da Lazzaro in sede di indagini preliminari rispetto a quelle rilasciate a dibattimento), nel febbraio scorso, in occasione del settimo anniversario della morte dell’investigatore, sottolineando, allora, di “avere avuto notizia della decisione del gip dal quotidiano ‘La Sicilia’ “.

La mamma di Speziale aveva riproposto la tesi del “fuoco amico” nella morte dell’ispettore Raciti. Nell’istanza presentata al procuratore aggiunto Michelangelo Patanè, Rosa Lombardo aveva chiesto che “venisse chiusa la fase istruttoria e che l’indagato venga rinviato a giudizio”.

 


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