L’Alfa Basket Catania scenderà in campo domani pomeriggio. La squadra rossazzurra, nel campionato di Serie C, sarà di scena al PalaDavolos contro l’Olympia Basket Comiso (palla a due alle ore 18). Sfida che vale il primato solitario in classifica. I due team sono appaiati, in graduatoria, a quota 12 punti (6 vittorie e una sconfitta). […]
Giudiziaria catanese, scandalo metro, l’ing. Fiore: “altro che cemento depotenziato, di calcestruzzo ce n’era in quantità maggiori del preventivato”
Pubblicato il 18 Marzo 2014
In un procedimento con tempi “da lumaca a spinta”, ecco le ultime…di iena giudiziaria assonnata
I tempi di questo procedimento sono alquanto lunghi se non quasi imbarazzanti: si è ancora davanti al Gup e gli anni passano. Ne abbiamo scritto altre volte (vedi link)
Oggi, davanti al Gup del Tribunale Maria Paola Cosentino e ai sostituti procuratori Antonino Fanara ed Agata Santonocito, è stata la volta delle spontanee dichiarazioni dell’ing. Salvatore Fiore, dirigente tecnico e direttore dei lavori della Fce imputato nel procedimento. Il professionista ha sostenuto di avere fatto i controlli dovuti e, fra l’altro ha detto che “il cemento non è depotenziato anzi vi è una quantità pari se non addirittura maggiore di calcestruzzo”, producendo documentazione al riguardo Insomma, la tesi completamente opposta dell’Accusa. Che, da parte sua, ha una consulenza, realizzata -con cospicuo esborso per lo Stato, come ricordato dal Pm Fanara- da docenti del Politecnico di Torino.
Inoltre, altra questione al centro dell’udienza è stata quella del responsabile civile, alla luce del recente fallimento di “Sigenco”: l’Avvocatura dello Stato (parte civile con l’avv. Domenico Maimone), dopo l’impresa, ha citato come responsabile civile la curatela del fallimento. Su questo c’è stata opposizione della curatela, costituitasi con l’avv. Mario Di Giorgio. Tesi condivisa dal Pm. La decisione del giudice arriverà il 13 maggio, in occasione della prossima udienza. Opposizione del Pm anche alla richiesta della difesa di Santo Campione di perizia sul cemento.
Ricordiamo che di recente è arrivato, a Messina, il rinvio a giudizio per corruzione, per Enrico Maltauro, amministratore delegato del colosso delle costruzioni e Giuseppe Chiofalo, capo della segreteria tecnica del sottosegretariato di Stato ai trasporti, le cui posizioni, nello scorso novembre erano state stralciate per incompetenza territoriale dal Gup Cosentino. Prima udienza il prossimo 5 giugno davanti al Tribunale peloritano in composizione collegiale.
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