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Giudiziaria, Catania, appalto rifiuti: no all’acquisizione documento finanziamento elettorale per Stancanelli. E con l’abbreviato presto la sentenza
Pubblicato il 10 Febbraio 2014
Udienza davanti al Gup per un procedimento di rilievo…Il 24 marzo il verdetto.di iena giudiziaria
Il bonifico di 50 mila euro che la società “Ipi srl” -in raggruppamento d’impresa con la “Oikos” per lo smaltimento dei rifiuti- ha concesso -in occasione della scorsa campagna elettorale- all’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli non è stato acquisito dal Gup Loredana Pezzino. Questo è il dato più importante venuto fuori dall’udienza preliminare, tenutasi stamane, a Palazzo di giustizia, nell’ambito dell’inchiesta, nata da uno stralcio d’indagine già archiviata, sull’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Catania. Il giudice ha così deciso in quanto il finanziamento è arrivato nell’aprile dello scorso anno e quindi non rientra nell’arco temporale oggetto dell’indagine (10 luglio 2009-25 ottobre 2010) e inoltre riguarda soggetti estranei al processo. Da parte dell’Accusa (rappresentata dal Pm Angelo Busacca) il documento pare sia stato portato all’attenzione del giudice in quanto elemento psicologico del supposto abuso d’ufficio contestato.
Comunque, altro dato importante è la scelta del rito abbreviato da parte di quasi tutti gli imputati: il legale rappresentante della “Oikos” Domenico Proto (difeso dagli avvocati Guido e Sergio Ziccone), l’ex direttore del servizio ecologia del comune di Catania Valerio Ferlito (difeso dagli avvocati Francesco Finocchiaro e Carmelo Peluso), Giovanna Muscaglione, capo dell’avvocatura comunale (difesa dall’avv. Letizia Galati) e Anna Maria Li Destri, ex responsabile del settore ecologia del comune (difesa dall’avv. Pietro Granata). L’ accusa a vario titolo è quella di abuso d’ufficio continuato e in concorso.
La vicenda riguarda una gara da 160 milioni di euro a cui, secondo le accuse della Procura, la società, che gestisce tra l’altro la discarica di Motta Sant’Anastasia, non avrebbe nemmeno potuto partecipare in virtù della mancanza di alcuni requisiti fondamentali legati alla legge n°68 del 1999 che tutela i diritti dei lavoratori disabili. La Difesa di Proto ha chiesto l’acquisizione delle memorie di costituzione e tutte le memorie depositate nel giudizio tenutosi davanti al Tar dopo il ricorso della Dusty, altra azienda leader nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il Tribunale Amministrativo ha dato torto alla Dusty e incidentalmente ha riconosciuto la regolarità dell’ “Oikos” sul piano del rispetto della normativa sui disabili al momento della gara.
A chiedere di volersi avvalere del rito abbreviato sono stati Ferlito, Proto e Muscaglione mentre si saprà soltanto nella prossima udienza, il 17 febbraio prossimo, la decisione di Anna Maria Li Destri. A marzo, il 10 e 24, arriveranno le altre udienze in calendario: per chi ha scelto l’abbreviato ci sarà la sentenza.
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