Giudiziaria, Catania: assolto con formula piena l’imprenditore Mario La Spina

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Abbiamo seguito a lungo le vicende legate all’imprenditore Rosario Puglia. Dobbiamo per dovere di cronaca  -e per legittima richiesta del Sig. Mario La Spina- precisare taluni aspetti. Per questo pubblichiamo, come nostro dovere professionale impone,  quanto riferisce il Sig. Mario La Spina, imprenditore conosciuto e stimato, assolto dal Tribunale di Catania con formula ampiamente assolutoria (“Il fatto non sussiste”) da un processo nell’ambito delle vicende legate all’imprenditore Rosario Puglia.

Scrive il Sig. La Spina: “fatti ed avvenimenti hanno visto interessati in prima persona, come imprenditori e professionisti, lo scrivente, Sig. Mario La Spina e mio Figlio Sig. Salvatore Davide La Spina, rispettivamente Direttore Tecnico ed Amministratore Unico della società “GRUPPO LA SPINA” di costruzioni edili, “SOGECO” s.r.l., titolare del contratto di appalto per il completamento dei lavori di costruzione e rifiniture della Cantina e locali servizi annessi, sita in contrada Arrigo a Linguaglossa (CT), di proprietà del famigerato “Rosario Puglia” (Don Saro).

Dovere del giornalista, soprattutto  quando si occupa di vicende complesse, è quello di ricostruire, quanto più fedelmente, i fatti, avvalendosi, quando necessario, del contributo di tutti coloro che hanno preso parte, in qualche maniera, ai fatti. Lo impone un dovere di completezza di informazione, il diritto sacrosanto alla replica, che non deve comunque mai sostituirsi a chi è deputato ad emettere una decisione finale, come l’Autorità Giudiziaria. Infatti il processo che mi ha visto imputato, conclusosi con la pubblica udienza del 12/11/2015 N°165/12 R.G. Trib. E N°10751/08 R.G. N.R., con Sentenza (Allegato 01) in prima istanza al Reg. 5576/2015 (Raccolta Sentenze), depositata in Cancelleria il 07/01/2016, con la quale il Tribunale di Catania, Seconda Sezione Penale, in composizione collegiale, mi assolve ai sensi dell’Art. 530 c.p.p. dai reati a me ascritti in rubrica, con la formula perché “IL FATTO NON SUSSISTE”.

Il processo ha chiarito in via definitiva che gli assegni in oggetto non  sono mai stati corpo di alcun reato, e neppure cosa ad esso pertinente. Senza  dire che gli stessi titoli appartenevano ed appartengono a persona diversa dall’imputato, completamente estranea al presente processo, ovvero alla società appaltatrice dei lavori della cantina, la SOGECO s.r.l.. Pertanto, viene meno qualsiasi ragione giustificatrice della permanenza dell’efficacia del sequestro,  a suo tempo disposto, dei titoli sopra indicati. Pe tali ragioni ho chiesto il dissequestro degli assegni sopra indicati e la loro restituzione,  in originale al Sig. La Spina Salvatore Davide. Quest’ultimo è il legale rappresentante pro tempore della SO.GE.CO. s.r.l. intestataria dei titoli. A tale richiesta di dissequestro e restituzione dei titoli il Presidente della Seconda Sezione penale, Dott.ssa Carmen La Rosa, in data 05/05/2016, ha rilevato che “il fascicolo era stato trasmesso alla Corte di Appello, che è divenuta irrevocabile la posizione dell’imputato, (lo scrivente Mario La Spian) P.Q.M. disponendo che a cura del ricorrente sia depositata copia del verbale di sequestro dei titoli di credito indicati nella richiesta, disponendo altresì in pari data la notifica allo scrivente ed al Sig. La Spina Salvatore Davide, tramite la Stazione dei Carabinieri di Aci Castello (CT). Visto che il Tribunale non ha provveduto all’immediata restituzione dei titoli, mi sembra assurda la richiesta esposta della produzione del verbale di sequestro degli stessi, abbiamo chiesto a tutti gli organi Istituzionali di predisporre presso gli uffici competenti, la restituzione dei titoli in originale, mettere in condizione di rientrare in possesso ed in modo certo di quanto è stato sottratto alla disponibilità della SO.GE.CO. s.r.l., unico soggetto titolare del credito legittimamente vantato e riconosciuto.”

Da parte del Sig. La Spina c’è grande amarezza per quanto vissuto in questi anni e si attende fiducioso una risposta dalla Giustizia per quanto subito da lui e dalla sua famiglia –a suo dire- dal sign. Rosario Puglia. Attendiamo anche noi gli sviluppi di queste vicende, di cui riporteremo gli esiti.

 

 

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Redazione Iene Siciliane

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