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Giudiziaria, Catania, Ateneo: due arresti.
Pubblicato il 09 Dicembre 2013
In conferenza stampa (vedi foto, da destra: i pm Tiziana Laudani, Lina Trovato, Michelangelo Patanè -quest’ultimo procuratore aggiunto- e gli ufficiali delle “Fiamme Gialle” i tenenti col. Giancarlo Franzese e Antonio Campo) illustrata operazione delle “Fiamme Gialle”…ecco il comunicato:
“Stamattina militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di Giovanbattista Luigi Caruso (cl. 1963) e Giuseppe Sessa (cl. 1954), entrambi dipendenti dell’Università di Catania – Facoltà di Medicina, per i reati di falso in atto pubblico, corruzione ed accesso abusivo ad un sistema informatico. Il Caruso è addetto all’ufficio di segreteria della Facoltà di Medicina, mentre il Sessa è dipendente dell’Ateneo con mansioni di autista. Il provvedimento è stato emesso all’esito di indagini coordinate da questa Procura della Repubblica, ed in particolare dal gruppo di lavoro specializzato per i reati contro la pubblica amministrazione diretto dal Procuratore Aggiunto dott. Patanè.
Gli studenti si rivolgevano a Giuseppe Sessa per avviare la procedura illecita; questi, a sua volta, avendo ricevuto indicazioni dagli studenti circa le materie di cui si chiedeva l’illecita registrazione ed il relativo compenso, fungeva da intermediario con il Caruso il quale, a sua volta provvedeva ad accedere con propria password al Centro Elettronico dell’Ateneo e provvedeva ad effettuare le false registrazioni degli esami, in coincidenza con le varie sessioni di esami. Allo stato si stanno vagliando ulteriori posizioni relative ad altri soggetti che, a vario titolo, risultano coinvolti nel progetto criminoso in questione.Di particolare importanza per la buona riuscita delle indagini è stata la collaborazione ricevuta dai vertici e dai dipendenti dell’Ateneo Catanese che, tra l’altro, ha avviato autonomo procedimento disciplinare nei confronti dei due dipendenti e nei confronti dei due studenti, per uno dei quali è stato disposto l’annullamento della laurea in Medicina, già conseguita qualche mese addietro, posto che la falsa registrazione degli esami non era stata rilevata neanche dai funzionari preposti al controllo finale del curriculum dello studente.Va evidenziato, infine, che l’Autorità Giudiziaria non ha ritenuto avanzare richiesta di misura cautelare anche nei confronti dei due studenti, in quanto, nonostante la gravità dei fatti rassegnati agli stessi riconducibili, i due hanno reso dichiarazioni ampiamente autoaccusatorie e soprattutto collaborative in fase di indagine preliminare, apportando altresì elementi probatori ulteriori e decisamente rilevanti rispetto a quelli già acquisiti alle indagini”.
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