Giudiziaria, Catania: confiscati supermercati, bar e altri beni per circa 15 milioni di euro alle famiglie Bosco e Cuntrò


Pubblicato il 13 Agosto 2015

comunicato dalla Procura della Repubblica:

“i finanzieri del Comando Provinciale di Catania – in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, su richiesta della locale Procura Distrettuale – hanno sottoposto a confisca beni per circa 15 milioni di euro illecitamente accumulati da sette componenti delle famiglie Bosco e Cuntrò, allo stato imputati per i reati di associazione a delinquere, usura ed estorsione.

Tale attività costituisce la naturale prosecuzione sotto il profilo patrimoniale delle indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Catania in collaborazione con la locale Questura e coordinate dalla Procura Distrettuale etnea, che avevano portato nel mese di febbraio dello scorso anno all’arresto dei predetti soggetti, risultati peraltro contigui alle famiglie mafiose catanesi Laudani e Santapaola.

Così, su delega della locale Procura della Repubblica, le fiamme gialle hanno avviato mirate indagini finalizzate alla ricostruzione dei patrimoni riconducibili agli imputati e ai rispettivi nuclei familiari.

È stato quindi accertato che, a fronte degli esigui redditi dichiarati al fisco negli ultimi 10 anni, i componenti delle famiglie Bosco e Cuntrò sono riusciti ad accumulare 31 immobili, 11 tra autovetture, moto e scooter, nonché 6 società per un valore complessivo pari a 15 milioni di euro.

Tra i beni intestati alle società confiscate spiccano i due punti vendita della nota catena di supermercati dei fratelli Bosco di via Umberto e via Orto dei limoni, quest’ultimo centro nevralgico delle attività usurarie oggetto dell’operazione money lender. E ancora il bar/gastronomia di via Oliveto Scammacca e la rosticceria/gastronomia di Piazza Abramo Lincoln di Catania, sempre con insegna “Bosco”. 

Nel patrimonio rientrano anche due scuderie ippiche con 22 cavalli da corsa, a suo tempo acquistati per oltre 700 mila euro.

Tra gli immobili confiscati vi sono pure due ville a Tremestieri Etneo e a Mascali e numerosi appartamenti a Catania, anche di notevole metratura.

La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, nell’accogliere la proposta formulata dalla Procura della Repubblica di Catania, ha disposto la confisca dei predetti beni già gestiti, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati, da un amministratore giudiziario per garantire l’operatività della attività commerciali.

Sono destinatari del provvedimento i componenti della famiglia Bosco (Giuseppe, cl. 78; Antonino, cl. 58; Giuseppe, cl. 22; Mario, cl. 55; Salvatore, cl. 60; Sebastiano, cl. 79) e Antonino Cuntrò, cl. 58. 

Contestualmente, i giudici hanno anche disposto nei confronti dei citati soggetti la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per una durata variabile da uno a tre anni.

L’operazione testimonia ancora una volta il costante impegno della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e delle Fiamme Gialle etnee nell’aggressione ai patrimoni illeciti, strumento particolarmente efficace nella lotta alla criminalità organizzata.”

 


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