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Giudiziaria, Catania: “furbetti del cartellino” a “Sostare”
Pubblicato il 16 Aprile 2019
La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari ipotizzando il reato di truffa nei confronti di 16 dipendenti di Sostare, società del Comune che gestisce il posteggio sulle strisce blu in città, nell’ambito di un’inchiesta su presunti casi di ‘assenteismo’.
Secondo l’accusa si sarebbero “assentati senza autorizzazione dal posto di lavoro dopo aver timbrato il proprio badge attestante l’ingresso in ufficio e senza segnalare l’uscita”. Inoltre, avrebbero “timbrato il badge al posto del collega non ancora presentatosi in servizio o andato via anzitempo, attestandone falsamente la presenza”. L’inchiesta è stata anticipata dal settimanale I Vespri.
Per la Procura i 16 dipendenti indagati avrebbero così “indotto in errore l’ufficio contabile preposto alla determinazione della retribuzione e la società Sostare Catania sull’effettiva esecuzione della prestazione lavorativa” procurandosi “un ingiusto profitto della percezione di un compenso in realtà non spettante”. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Andrea Norzi del dipartimento Reati contro il patrimonio e l’economia coordinato dall’aggiunto Ignazio Fonzo. Le indagini sono state eseguite dalla polizia municipale, diretta da Stefano Sorbino. Le contestazioni riguardano presunti casi di ‘assenteismo’ commessi dal 23 novembre del 2018 al 1 gennaio del 2019. Le timbrature ‘non proprie’ contestate a ciascun dipendente sono comprese tra le 4 alle 42, per un danno stimato per la società Sostare in oltre 2.800 euro. (ANSA).
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