Replica del consigliere comunale Manlio Messina alle ultime notizie di stampa:
“preme, anzitutto, precisare che non è stato eseguito alcun sequestro su beni di mia proprietà. Pur conoscendo allo stato i contenuti dell’indagine a mio carico solo per grandi linee, sono assolutamente sereno ed ho piena fiducia nella magistratura, avendo realmente lavorato per la società PRI.BEL, che ha visto quadruplicare sotto la mia direzione commerciale il proprio fatturato.Sono, dunque, in grado di dimostrare realmente l’attività svolta e la correttezza delle procedure avviate dall’azienda per l’erogazione dei rimborsi da parte del Comune di Catania.In tal senso, ritengo doveroso precisare che quest’ultimi sono stati richiesti solamente per 14 mesi, a fronte dei complessivi tre anni in cui ho prestato la mia attività lavorativa e che le somme erogate dal Comune di Catania non ammontano ad euro 45,000, bensì a circa euro 30,000.Si tratta, in ogni caso, di rimborsi richiesti ed erogati nella sussistenza dei presupposti di legge, sì come previsti dall’art. 20 della legge regionale n. 30 del 2000.”.
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