Intorno alle 18 è arrivato il verdetto di primo grado…di iena giudiziaria
L’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, è stato condannato a 6 anni e 8 mesi dal Gup del Tribunale di Catania, Marina Rizza (nella foto in alto mentre legge il dispositivo), nell’ambito del processo, col rito abbreviato e che lo vedeva imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto si scambio aggravato. Per l’ex presidente della Regione, il Gup ha deciso anche l’interdizione dai pubblici uffici. Rinvio a giudizio per suo fratello, Angelo. Le motivazioni arriveranno fra novanta giorni.
La sentenza è stata letta questo pomeriggio (nella foto un momento), intorno alle 18, al termine di una camera di consiglia durata circa cinque ore. Per l’ex governatore siciliano, la Procura aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione.Per quanto riguarda il reato elettorale, e’ stato assorbito da quello di concorso esterno nell’associazione mafiosa. Su questa base si è determinata la pena. Raffaele Lombardo invece è stato assolto per il capo d’imputazione relativo ai rapporti con il clan mafioso dei Cappello.Infine, il Gup ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare la posizione di Mario Ciancio Sanfilippo, editore del quotidiano “La Sicilia”.Soddisfatto il capo della Procura Giovanni Salvi: “abbiamo fatto un lavoro importante”, con una “Procura unita che ottiene un bel risultato”.”Oggi e’ avvenuto un fatto storico – ha aggiunto Salvi – si ha per la prima volta la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa per un presidente della Regione Siciliana. Frutto di un lavoro importante che ha avuto anche collaboratori importanti a sostegno dell’accusa”.Poco dopo la lettura del dispositivo, Lombardo, accompagnato dai suoi legali (il prof. Guido Ziccone e l’avv. Alessandro Benedetti) ha tenuto una conferenza stampa in un albergo del centro cittadino.”Sono di una serenità infinita, mi aspettavo questa sentenza, non ne aspettavo una diversa”- ha detto Lombardo, che ha altresì affermato: “il giudice ha espresso professionalità, impegno, indipendenza e onestà” nel suo operato. “Ma -ha aggiunto l’ex governatore- ci voleva un coraggio superiore al genere umano per resistere alle pressioni della Procura con sei su 16 membri della procura distrettuale antimafia che hanno seguito questo processo. E poi la pressione mediatica”.Lombardo ha aggiunto: “da domani riattiverò il mio blog e ci metto gli atti giudiziari e anche le intercettazioni. Perchè tutto processo si sappia, anche i miei interrogatori anche quelli dei collaboratori di giustizia”.”Siamo fiduciosi -ha detto Lombardo- anche se i miei avvocati sono dispiaciuti perchè non si aspettavano questa sentenza, avendo condotto una difesa veramente straordinaria. Io invece sono stato molto più realista anche perchè conosco un po’ di più il contesto, per rifarci a Sciascia. Via via che la tensione si attenuerà, nei passaggi successivi affermeremo la verità “.Lombardo ha dichiarato anche: “seguiremo tutte le strade legali per dimostrare la mia innocenza.”
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