Giudiziaria, Catania, processo scandalo Pta Giarre: storia di un parere dato in due ore


Pubblicato il 26 Novembre 2013

oggi in udienza un teste. In aula il marito dell’on. Anna Finocchiaro(nella foto l’avv. Galati al termine, dietro di lui Melchiorre Fidelbo, coniuge Finocchiaro)di iena giudiziaria marco benantiNe abbiamo scritto anche di recentehttp://www.ienesiciliane.it/cronaca/12704-giustizia-catanese-cominciato-il-processo-per-lo-scandalo-del-pta-di-giarre-la-notizia.html

oggi, davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Catania (Presidente Rosa Anna Castagnola, a latere Catena e Mirabella) è stato il momento di Saverio Ciriminna, nel 2007 dirigente dell’ispettorato regionale alla sanità, unico teste sentito nell’udienza.

Dei quattro imputati per truffa aggravata ed abuso d’ufficio erano presenti in aula solo Melchiorre Fidelbo, amministratore unico della Solsamb srl e Giovanni Puglisi, ex manager dell’Asl di Catania. A rivolgere domande al teste, il Pm Alessandro La Rosa e le Difese con gli avvocati Pietro Granata (per Fidelbo) e Carmelo Galati (per il senatore Antonio Scavone).

Al centro dell’esame l’anomalo invio al Ministero della Salute, nel novembre del 2007, di due distinte linee programmatiche, una inviata dall’assessorato regionale alla sanità e l’altra dall’ispettorato regionale alla sanità, per l’individuazione delle località scelta per la nascita della casa della salute (che successivamente sarà rimodulata in Pta, presidio territoriale assistenza). L’assessorato aveva individuato il distretto di Palagonia, il dipartimento quello di Giarre.

Il teste ha specificato le competenze (indirizzo politico per l’assessore, realizzazione programmi per i dirigenti) e ha detto che solo successivamente ha scoperto che era intendimento dell’assessorato collocare la casa della salute a Palagonia.

Per l’ex dirigente solo Giarre rispondeva alle linee guida indicate dal Ministero e dalla Regione; inoltre l’unico ufficio titolato a rilasciare il necessario parere tecnico sanitario era proprio il dipartimento da lui diretto. Un parere rilasciato, il 27 novembre 2007: in due ore dopo l’arrivo del progetto inviato dall’Azienda sanitaria di Catania. C’era da fare in fretta: la scadenza era per il 30 novembre.

Successivamente, con l’arrivo dell’assessore Massimo Russo, si arrivò alla presentazione del progetto per la rimodulazione. E non ci furono obiezioni in assessorato.

Prossima udienza il 5 marzo 2014: saranno chiamati a rendere testimonianza l’ex funzionario regionale Maurizio Guizzardi e i funzionari regionali Giada Li Calzi e Francesca Pomara.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

3 min

“Il 25 novembre è una data simbolica, ma la lotta agli abusi contro le donne è un impegno quotidiano: la galleria vuole contribuire a sensibilizzare le coscienze, soprattutto quelle dei giovani, affinché siano consapevoli e capaci di riconoscere e contrastare qualsiasi forma di prevaricazione”: a dichiararlo è Sabrina Di Gesaro, direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello” […]

3 min

Catania – Torna l’attività concertistica di fine anno “Fuorischema 2024” del Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra. In programma tre serate, a Catania ed in provincia, con il Trio chitarristico formato da Salvatore Daniele Pidone, Virginia Sassaroli e Massimo Martines. Primo concerto a Catania, mercoledì 27 novembre, alle ore 16.30, […]

1 min

Sulla vicenda del porticciolo di Ognina che ha visto sabato scorso una grande manifestazione di associazioni, partiti e cittadini, interviene Angelo Villari, presidente dell’ associazione “Comuntà in progresso”: “La numerosa presenza di tantissime cittadine e cittadini, associazioni, forze politiche di opposizione, alla iniziativa di protesta contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina, rappresenta la volontà […]

2 min

di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]