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GIUDIZIARIA, CATANIA, PROCESSO ULTRAS ANR: 10 CONDANNE E TRE ASSOLUZIONI
Pubblicato il 13 Ottobre 2014
In tarda mattinata la lettura del dispositivo per il primo grado…
di iena giudiziaria
E’ arrivato al primo epilogo il processo agli ultrà della Curva Nord del Catania associazione non riconosciuta Anr.
I fatti sarebbero accaduti nell’arco di 7-8 anni. La vicenda tragica dell’ispettore Filippo Raciti non rappresenta il fulcro degli accadimenti contestati, piuttosto viene inserita nel calderone insieme ad altri atti.
Il Pm Lina Trovato aveva chiesto la condanna per tutti tranne che per uno. Altri due erano già stati prosciolti nel corso dell’udienza preliminare. Dal canto proprio, le difese avevano chiesto per tutti l’assoluzione per mancanza di prove.
Questo il verdetto di primo grado:
i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Catania (Presidente Rosario Cuteri, a latere De Pasquale e Trapasso) hanno condannato, per associazione per delinquere finalizzata alla violenza negli stadi e alla violenza contro altre tifoserie e alla polizia, Damiano Sciuto e Giuseppe Siscaro, ritenuta per entrambi la contestata recidiva, a quattro anni e due mesi di reclusione, Giovanni Calvagna a due anni e sei mesi, Sebastiano Barbagallo, Agostino Compagnini -non applicato per quest’ultimo l’aumento per la contestata recidiva-, Marco Lento e Lorenzo Marchese a due anni e due mesi di reclusione, Vito Agliozzo e Santo Sciuto -non applicato per quest’ultimo l’aumento per la contestata recidiva- ad un anno e dieci mesi, Mario Razzano ad un anno e sei mesi.
Gli imputati sono stati condannati anche al risarcimento del danno in favore della parte civile Ministero degli Interni, liquidati in trentamila euro.
Assolti Giuseppe D’Allotta, Alain Di Stefano e Danilo Patrizio dal reato loro ascritto per non aver commesso il fatto.
Nel collegio difensivo Giuseppe Di Mauro, Carmelo Galati, Enzo Faraone, Giorgio Terranova, Maria Giuffrida, Salvo La Rosa, Giovanni Adami.
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