Il noto legale ha vinto il concorso per entrare nel corpo che per tanto tempo ha criticato.
Ecco i retroscena di questa scelta di vita.
di iena giudiziaria marco benanti
Una notizia clamorosa scuote l’ovattato mondo giudiziario catanese. Giuseppe Lipera, noto avvocato di tante battaglie in nome del garantismo e contro lo strapotere dei giudici, è entrato proprio in magistratura. “Ienesicule” vi può anticipare che il noto legale ha superato brillantemente il relativo concorso, ottenendo –corre voce- unanimi apprezzamenti dalla commissione esaminatrice, che ne avrebbe apprezzato, oltre alle competenze, l’equilibrio e la moderazione tipica dei giudici.
Insomma, Peppino Lipera lascia la toga di avvocato per indossare quella di magistrato. Sembra che la sua famiglia sia rimasta allibita per questa scelta di vita. Contattato per “Ienesicule” il figlio Piero ha dichiarato: “sono senza parole. Eppure, pensandoci bene, ora capisco perché la notte la luce dello studio rimaneva accesa: era mio padre che leggeva i libri di Travaglio. E rivedeva vecchie trasmissioni di Santoro.”
In studio, i giovani praticanti non vogliono rilasciare dichiarazioni. I più vecchi, come l’avv. Grazia Coco, si limitano a rispondere: “guardi, è una scelta di vita che va rispettata. Se proprio lo vuole sapere, anch’io ci sto facendo un pensierino…”
Incredulità da parte di molti colleghi avvocati. Mauro Mellini, il grande legale radicale protagonista di mille battaglie garantiste, avrebbe detto che oggi è finisce un “mito”. E nasce un giudice. Insomma, la sorpresa è la reazione più diffusa: l’ “effetto Di Pietro” –dicono taluni- è ancora vivo nella società italiana. Ma c’è di più: Lipera mirerebbe, in prospettiva, a realizzare un sogno della sua vita: diventare Procuratore della Repubblica di Catania. Per questo, avrebbe già cominciato a muoversi nell’ambito delle correnti della magistratura, che, com’è noto, sono il segno indelebile dell’indipendenza dei togati italiani.
Parrebbe che la società civile stia per preparare all’ex avvocato Lipera una grande festa: invitati all’evento sarebbero Marco Travaglio, Sabina Guzzanti, Michele Santoro. Non si esclude la possibile partecipazione di Luciano Violante.
Ma la scelta dell’ex avvocato Lipera è stata commentata anche sul piano religioso. Padre Resca, animatore di “Cittàinsieme”, ha voluto dire la sua, commentando: “le vie del Signore come quelle della Giustizia sono infinite. Talora imperscrutabili. Forse si è finalmente pentito dei suoi tanti peccati, come i continui attacchi alla nostra magistratura, che è veramente un modello unico al mondo”.
Insomma, c’entra forse anche il misticismo in questa scelta di vita. Per ora, in settimana è previsto il giuramento a Palazzo di Giustizia: qualche ex collega –con sano umorisimo- ha fatto presente che vorrebbe mandare, in segno di omaggio per l’evento, al “mitico Peppino” un mazzo di crisantemi. Vi aggiorneremo degli sviluppi.
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