Giudiziaria, Comune di Catania. Accusa di concussione per ex assessore Giunta Bianco Girlando: avrebbe tentato di condizionare l’operato dell’opposizione in consiglio comunale!


Pubblicato il 23 Gennaio 2017

di iena giudiziaria

La Procura della Repubblica di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex assessore al bilancio di Catania Giuseppe Girlando.

Con un’accusa molto grave: “…perché, in qualità di Pubblico Ufficiale ed in particolare di Assessore al bilancio e alle società partecipate del Comune di Catania, abusando della sua qualità nell’ambito della definizione della transazione dell’importo di euro 3.989.633, 39 tra l’Ente Pubblico e l’Ati costituita da Enel Sole srl-Siram spa-Simei spa e Cogei srl, compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere Chirieleison Salvatore Gianluca, direttore generale della Simei spa, a promettere la propria indebita intercessione nei confronti del Consigliere Comunale di minoranza Manlio Messina affinchè lo stesso non ostacolasse l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera di Giunta cd “Sostare” proposta da Girlando. Evento non verificatosi per cause esterne alla sua volontà ed in particolare per la resistenza della persona offesa. Con l’aggravante di aver cagionato alla persona offesa, Chirieleison Salvatore Gianluca, un danno patrimoniale di rilevante gravità consistito nell’ammontare della transazione suddetta non stipulata, pari ad euro 3.989.633, 39. In Catania, il 17.02.2016”.

L’inchiesta è stata condotta dal Pm Fabio Regolo che lo scorso 10 Ottobre ha firmato il provvedimento. Il 3 febbraio prossimo ci sarà l’udienza davanti al Gip. Questo il dato giudiziario (rferito stamane dalla testata www.lurlo.info), in cui non possiamo fare a meno di evidenziare l’incredibile silenzio di quasi tre mesi di un fatto di straordinaria importanza e gravità.

Chi ha coperto fino a oggi la notizia affinchè un fatto così dirompente venisse portato a conoscenza della pubblica opinione? E non possiamo non rimarcare la gravità dell’episodio che, al di là del gravissimo fatto giudiziario, rivela se confermato in giudizio di un costume, di un modo di agire dell’amministrazione verso chi dissente, in particolare di chi fa opposizione e il consigliere è uno dei pochi, in alcuni momento forse l’unico.

Un fatto gravissimo su cui le vestali della democrazia dovrebbero stracciarsi le vesti. E poi, le dimissioni a orologeria dello scorso 4 ottobre 2016 dell’avv. Girlando da assessore al bilancio della giunta Bianco consegnate al sindaco appena una settimana prima dell’emanazione del provvedimento giudiziario del Pm: forse lo sapeva prima che ne sarebbe stato oggetto da lì a qualche giorno?

Una straordinaria coincidenza temporale quella delle dimissioni e il seguente silenzio di oltre tre mesi sull’accaduto: due circostanze che messe insieme fanno rabbrividire.

Viva la legalità!

 


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