Sentenza per una terribile vicenda che abbiamo seguito…di iena giudiziaria
Non carcere a vita, bensì 24 anni di carcere: questa la decisione, che ha accolto quanto richiesto dalla Pubblica Accusa, dei giudici della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello (Presidente Giurato, a latere Ciarcià, Pg Giulio Toscano) per Carmelo Sanfilippo –difeso dagli avvocati Renato Penna e Carmela Bonaccorso-, che il 26 ottobre del 2009 uccise la moglie Monica Drago, 35 anni e la figlia più piccola, di otto anni.A portare alla riduzione della pena è stata una perizia del famoso crimologo Francesco Bruno, insieme al prof. Bruno Calabrese, che ha riconosciuto un vizio parziale di mente.L’uomo, in primo grado, il 23 dicembre 2011, era stato condannato, col rito abbreviato, dal gup Luigi Barone all’ergastolo.Il 26 ottobre del 2009, poco dopo le 6, in via dell’Iris, nel quartiere di San Giorgio, alla periferia sud di Catania, Carmelo Sanfilippo, operaio in una ditta di onoranze funebri, prese in mano un coltello da cucina e uccise sua moglie, Monica Drago, 35 anni e la figlia più piccola, di otto anni.L’uomo fu fermato prima che uccidesse anche l’altra figlia e sé stesso.
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