Intervista di Marco Benanti. Faccia a faccia con un It manager, autore di un libro che tratta di un tema di forte impatto sociale e letterario.
GIUDIZIARIA E “SISTEMA CATANIA”: INDACO -DIFESO DA GIUSEPPE BERRETTA- CONTRO L’AUTORITA’ PORTUALE. SCONFITTA ANCHE IN APPELLO
Pubblicato il 09 Ottobre 2014
Malgrado reticenze, silenzi (ma non riguarda la cosa pubblica?) abbiamo scoperto che…
di iena anticatanese
Ha perso anche in appello Cosimo Indaco, già Presidente dell’Autorità Portuale, nella causa di lavoro da lui intentata contro lo stesso ente di cui è commissario da una settimana.
La Corte d’Appello sezione lavoro di Catania(Presidente Giuseppe D’Allura) ha rigettato l’appello. La sentenza porta la data del 10 luglio scorso.
Indaco, rappresentato e difeso dagli avv. Giuseppe Berretta, Sergio Cosentino e Rossana Vaccarisi, aveva appellato la sentenza di primo grado, del 2009, allorchè il giudice del lavoro del Tribunale di Catania gli aveva dato torto. Questa decisione era arrivata, pronunciando sull’opposizione proposta da Indaco avverso un decreto ingiuntivo, con il quale era stato ingiunto il pagamento, in favore di Indaco, della somma di 665.752,54 Euro, oltre accessori e spese del procedimento, a titolo di trattamento economico spettante in relazione alla funzione svolta dal predetto di presidente dell’Autorità Portuale in virtù del D.M. del 31.03.2003: allora, nel 2009, il giudice aveva accolto l’opposizione e aveva revocato il decreto ingiuntivo opposto, compensando tra le parti le spese di lite.
Insomma, erano in ballo quasi 700 mila euro di emolumenti. Farà ricorso per Cassazione Indaco? Al momento non risulta.
Risulta, invece, che l’on. Giuseppe Berretta, da noi più volte contattato nei giorni scorsi, anche tramite suoi collaboratori, non ha voluto dare alcuna risposta sulla vicenda.
Comprendiamo le ragioni professionali dell’avv. Berretta Giuseppe,
molto meno le ragioni pubbliche dell’on. Giuseppe Berretta, che si pone come rinnovatore della politica catanese. Nei comportamenti quotidiani, vediamo le solite cose: insomma, come è costume catanese da decenni, la gestione della cosa pubblica è trattata quasi alla stregua di un’assemblea di condominio. Una cosa riservata, a pochi.
E Indaco? Indaco, sostenuto da Enzo Bianco, è commissario al Porto e potrebbe diventare Presidente dell’Ente (tanto per cambiare, un ritorno, come “primavera catanese impone”). Nel frattempo, è nel comitato portuale, in rappresentanza degli spedizionieri (guarda un pò….) Nessun tipo di imbarazzo, nè giammai di conflitto d’interesse.
A Catania, va tutto bene, restate calmi e tranquilli. Il “comitato catanese amici&nemici (cunnutu cu ci criri)” ci tutela.
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