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Giudiziaria e vertenza Aligrup: giornate “di fuoco” per Sebastiano Scuto. Oggi arrivano le richieste della Procura Generale
Pubblicato il 29 Gennaio 2013
ieri contestazioni di un gruppo di lavoratori esasperati sotto la sua casa di San Giovanni La Punta. Oggi nuova udienza davanti alla Corte d’Appello per il “re dei supermercati di Sicilia”…di iena giudiziaria Marco Benanti
Ieri un gruppo di lavoratori dell’Aligrup, esasperati per le difficoltà economiche e un futuro che non si vede, ha protestato sotto la sua casa, raccontando storie di vita terribili. Gente senza una lira, magari a carico della pensione della madre settantenne. Avrebbero voluto una parola di conforto, ma il loro ex (?) datore di lavoro Sebastiano Scuto non ha fatto nemmeno un cenno. Invece, avrebbe chiesto ad alcuni che vivono in appartamenti della famiglia, con un sollecito, di pagare l’affitto. Ma con quali soldi? I lavoratori si sentono abbandonati anche da Raffaele Crocetta per la cassa integrazione che non arriva. Arrivano, invece, i debiti. E dire che al cronista Scuto ha raccontato tante volte della sua preoccupazione per i dipendenti.
Dal sindacato Cisal-Terziario è arrivata, frattanto, questa comunicazione sui punti vendita Aligrup: “in sede CISAL-Terziario è stato siglato l’accordo sindacale per il trasferimento dei rami d’azienda alla Azienda PAMARA SRL, facente parte del gruppo Conad Sicilia. I punti vendita interessati alla cessione sono: Randazzo Via Musco, Mascali, Via O. Sicula, Catania Via Verona Catania Via Lessona, Pachino Via Moro. L’accordo è stato siglato ponendo le stesse deroghe all’articolo 2112 c.c. che sono state utilizzate per le cessioni al gruppo Arena, eccezione fatta per l’anzianità di servizio che rimane ridotta al 40%, ma con clausola di riassorbimento qualora entro il terzo anno non si raggiungeranno i livelli di fatturato del 2011”.
A Palazzo di Giustizia, stamane, con inizio alle 10, il sostituto procuratore generale di Catania Gaetano Siscaro concluderà la sua requisitoria al processo d’appello contro Scuto e il maresciallo dei carabinieri (in pensione) Orazio Castro. Stamane,davanti ai giudici della prima sezione della Corte d’Appello di Catania (Presidente Ignazio Santangelo), si terrà una nuova udienza contro Sebastiano Scuto (condannato nell’aprile del 2010 “solo” per associazione mafiosa e al quale è stata restituita quasi totalmente l’azienda) e il maresciallo dei carabinieri Orazio Castro (assolto in primo grado dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa). Dopo le ultime due udienze (il 18 e 22 gennaio), in cui ha trattato, in particolare, il tema dei collaboratori di giustizia che accusano Scuto, smentendo, carte alla mano, l’ipotesi di una “regia d’attacco” contro Scuto, Siscaro completerà la requisitoria facendo le sue richieste.
Dopo l’Accusa, col mese di febbraio comincerà a parlare la Difesa. La sentenza potrebbe arrivare a fine marzo. Come già accaduto, si attende una folta partecipazione “popolare” di un cronista.
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