Giudiziaria, Gettonopoli a Catania, imputazione coatta per 34 consiglieri, “M5S”: “è la prova che le nostre denunce erano fondate”


Pubblicato il 31 Gennaio 2017

Ecco il comunicato dopo la notizia della giornata

(in un posto normale ci sarebbe stata ben altra reazione generale)…

“i portavoce 5stelle all’Ars e al parlamento nazionale: “Il provvedimento dei magistrati evidenzia come le anomalie da noi riscontrate non erano frutto di sviste o di errori di trascrizione, come asserito da qualche consigliere.” 

“Ciò che sta accadendo evidenzia come le anomalie riscontrate e le denunce, frutto di un meticoloso lavoro fatto dagli attivisti catanesi, siano fondate e meritevoli di attenzione da parte della magistratura e non ,invece, semplici sviste o errori di trascrizione, come dichiarato in passato da qualche consigliere”.

Lo affermano i parlamentari M5S all’Ars e al Parlamento nazionale, a commento della “gettonopoli” etnea, che ha visto disporre, da parte della magistratura, l’imputazione coatta per 34 consiglieri del Comune di Catania e di 17 segretari di sedute di Commissione”. 

“La situazione che esce fuori dalle indagini – sottolineano i portavoce M5S – è impietosa. Nel provvedimento il giudice per l’udienza preliminare sottolinea, infatti, come dalle indagini della polizia giudiziaria emerga un desolante quadro di illegalità diffusa all’interno del quale i consiglieri e gli impiegati interessati si muovevano con totale disprezzo dei principi che regolano la materia, in un’ottica clientelare illecita ed ai limiti dell’arroganza”.

“Certo – concludono amaramente i parlamentari – siamo soddisfatti del nostro operato, ma non possiamo essere contenti, perché, se le accuse dovessero essere confermate, significherebbe che a pagare le conseguenze di comportamenti per nulla etici sono sempre e solo i cittadini”.

 

 


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