Giudiziaria, Guardia di Finanza, Catania: ecco il bilancio del 2014


Pubblicato il 14 Aprile 2015

 comunicazione ufficiale: 

“GUARDIA DI FINANZA, CATANIA. RISULTATI OPERATIVI 2014:

–     ACCERTATE FRODI AL BILANCIO COMUNITARIO, NAZIONALE E LOCALE PER OLTRE 32 MILIONI DI EURO;

–     DENUNCIATI 88 RESPONSABILI DI REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEGNALATI DANNI ERARIALI PER OLTRE 25 MILIONI DI EURO;

–     SEQUESTRATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA BENI PER OLTRE 91 MILIONI DI EURO;

–     SCOPERTI 116 EVASORI TOTALI E OLTRE 650 LAVORATORI IN NERO O IRREGOLARI;

–     SEQUESTRATI CIRCA 4,5 MILIONI DI PRODOTTI CONTRAFFATTI O PERICOLOSI;

–     ACCERTATO CONSUMO IN FRODE DI OLTRE 10 MILIONI DI LITRI DI PRODOTTI PETROLIFERI E ACCISE EVASE PER OLTRE 4,5 MILIONI DI EURO.

 Le attività condotte dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Catania nel corso del 2014 hanno interessato tutti i settori di servizio affidati alla missione istituzionale del Corpo. Maggiore è stato lo sforzo profuso, alla luce delle linee di indirizzo dell’Autorità di governo e delle peculiarità del tessuto socio-economico della provincia etnea, nella vigilanza sulla spesa pubblica e nell’aggressione degli interessi economico-patrimoniali della criminalità organizzata. Massima è stata anche l’attenzione nel contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa, alla contraffazione, alle altre forme di criminalità economica e ai traffici illeciti.

La complessiva azione svolta si è posta quale strumento di tutela dell’economia sana e onesta, messa in sempre più in difficoltà da chi opera nell’illegalità, nonché di salvaguardia degli interessi delle collettività, spesso lesi da coloro che sperperano il denaro pubblico sottraendo risorse preziose all’erogazione di servizi e assistenza.

Vigilanza sulla spesa pubblica

La delicata fase economica che attraversa il Paese da alcuni anni e le esigenze di bilancio statale hanno imposto la necessità di incrementare ulteriormente la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, nazionali e di origine comunitaria. Tale delicato compito, che costituisce una delle priorità istituzionali assegnate alla Guardia di Finanza, è particolarmente sensibile in questo contesto geografico dove la sottrazione indebita di finanziamenti e aiuti colpisce ancora più gravemente realtà sociali ed economiche già in difficoltà.

Così, nello scorso anno, i finanzieri hanno:

–     eseguito oltre 270 interventi, tra indagini di polizia giudiziaria e controlli di natura  amministrativa;

–     constatato irregolarità nell’assegnazione di appalti per quasi 10 milioni di euro;

–     segnalato alla Corte dei Conti danni erariali per 27 milioni di euro;

–     scoperto, nell’ambito dei controlli relativi alla corretta corresponsione di finanziamenti comunitari e nazionali, indebite percezioni per 32,3 milioni di euro, nonché accertato 5,5 milioni di euro di contributi illecitamente richiesti, ma non ancora erogati, a fronte di un importo complessivo sottoposto a controllo pari a circa 51 milioni di euro (con una irregolarità del 63%). Nello stesso contesto, sono stati deferiti alle Autorità Giudiziarie catanese e calatina oltre 1600 responsabili, valore che rappresenta il 36% dei soggetti complessivamente denunciati a livello nazionale dal Corpo;

–     riscontrato, su 155 controlli in materia di prestazioni sociali agevolate (patrocinio a spese dello Stato, contributi per locazioni a carico degli enti locali, agevolazioni su tasse universitarie, fruizione mense scolastiche, ecc.), 95 soggetti non aventi diritto a tali benefici economici, con una percentuale di irregolarità del 61%, in incremento di 16 punti rispetto al dato 2013.

Inoltre, sono stati denunciati 88 soggetti per reati contro la pubblica amministrazione, di cui 15 tratti in arresto, per episodi di corruzione e concussione, peculato, abuso d’ufficio e violazioni alla normativa sugli appalti.

Tra i principali servizi conclusi, si rammenta l’operazione “Terra bruciata”, condotta dalla Compagnia Caltagirone, relativa a un’associazione a delinquere finalizzata alla illecita percezione di aiuti comunitari all’agricoltura, che ha portato all’arresto di 13 soggetti e all’accertamento di oltre 1,5 milioni di euro di finanziamenti illecitamente richiesti e/o percepiti.

Aggressione agli interessi economico patrimoniali della criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti e agli illeciti finanziari e societari

Nell’ambito della provincia di Catania, notoriamente interessata dalla presenza della criminalità organizzata, l’impegno della Guardia di Finanza è stato fortemente incentrato al contrasto delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico etneo e all’aggressione dei patrimoni illeciti accumulati dalle organizzazioni criminali. Ed è con questo obiettivo che, nel corso del 2014, sono stati:

–     svolti 492 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti appartenenti a sodalizi criminali di stampo mafioso;

–     sottoposti a sequestro beni per un valore di oltre 91 milioni di euro ed effettuate proposte di ulteriori provvedimenti ablatori per 484 milioni di euro, attualmente al vaglio della competente A.G.

Al riguardo, tra gli altri servizi di rilievo condotti nella decorsa annualità, si ricordano la conclusione dell’operazione “Scarface” nei confronti del clan mafioso Mazzei, con l’arresto di 11 soggetti e il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 65 milioni di euro, e il sequestro di beni nei confronti della famiglia Bosco per oltre 10 milioni di euro.

Strettamente connesso alla lotta alla criminalità organizzata è il contrasto ai traffici illeciti che ha visto la Guardia di Finanza di Catania pervenire al sequestro di oltre 2,6 tonnellate di stupefacenti, di cui 2.500 kg di marijuana, traendo in arresto 40 responsabili.

Nel più ampio contesto di repressione dei fenomeni del riciclaggio e dell’investimento nei circuiti dell’economia legale dei proventi illeciti nonché dei reati societari e fallimentari, i finanzieri hanno:

–     sviluppato indagini su 229 segnalazioni per operazioni sospette, con un incremento, rispetto al 2013, del 60%;

–     denunciato 23 soggetti per i reati di riciclaggio e usura, di cui 5 tratti in arresto;

–     denunciato all’A.G. 62 responsabili per illeciti societari e fallimentari, di cui 4 in stato di arresto;

–     monitorato movimentazione transfrontaliera di valuta per oltre 2,5 milioni di euro, sottoponendo a controllo 272 persone e accertando violazioni in ben 119 occasioni, in forte crescita rispetto alle 59 dell’anno precedente.

Di particolare rilievo in questo contesto è stata la definizione delle indagini per bancarotta fraudolenta che hanno determinato il sequestro preventivo dei due noti alberghi di lusso catanesi “Romano Palace Luxury Hotel” e “Hotel Romano House”, per un valore di circa 35 milioni di euro, e la conclusione dell’operazione “Civita” nei confronti di un sodalizio composto da soggetti pluripregiudicati catanesi dediti all’estorsione e all’usura con l’applicazione di tassi di interesse superiori al 160%.

Contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa

Nel corso del 2014, grazie a un sempre più efficace utilizzo degli strumenti investigativi a disposizione del Corpo, è stato ridotto il numero dei controlli al fine di limitare l’impatto ispettivo sulle attività economiche. Parallelamente è stata però incrementata la qualità e l’efficacia degli interventi, grazie anche a quell’approccio trasversale volto a colpire in maniera completa i fenomeni evasivi. In particolare, sono stati:

–     denunciati 165 responsabili per reati fiscali, principalmente per omessa dichiarazione, dichiarazione fraudolenta e per emissione di fatture per operazioni inesistenti;

–     scoperti 116 evasori totali, che hanno occultato al fisco circa 200 milioni di euro. Tra questi, spicca una fittizia associazione culturale dedita in realtà alla gestione di un frequentato night club senza mai provvedere alla dichiarazione di alcun reddito al fisco;

–     accertati oltre 4,5 milioni di euro di accise evase e oltre 7.850 tonnellate di oli minerali consumati in frode, che costituiscono circa l’8% del consuntivo nazionale del Corpo. Segnalati all’A.G. 34 responsabili, di cui 9 in stato di arresto;

–     eseguiti sequestri preventivi di beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 7 milioni di euro e formulate, sulla scorta delle attività ispettive concluse, proposte per circa 40 milioni di euro.

Sempre sul fronte del contrasto all’evasione fiscale, i reparti della provincia catanese, oltre all’esecuzione di 5.000 controlli strumentali, hanno individuato 653 lavoratori in nero o irregolari,con un incremento rispetto al 2013, provvedendo a sanzionare 123 datori di lavoro.

In questo ambito, di particolare rilievo sono stati i due servizi condotti nei confronti di un call center dell’acese e di una impresa edile di Giarre che conducevano le proprie attività avvalendosi quasi esclusivamente di dipendenti irregolari. Mentre, in materia di accise, si ricordano i due sequestri di vere e proprie stazioni di rifornimento abusive con il contestuale sequestro di circa 300.000 litri di gasolio di contrabbando.

Lotta alla contraffazione, tutela dei consumatori e contrasto all’abusivismo commerciale

La tutela dei diritti di proprietà intellettuale e industriale e della sicurezza dei prodotti costituiscono un settore in cui la Guardia di Finanza è fortemente impegnata. Nel territorio etneo le Fiamme gialle hanno rivolto la loro attenzione nel contrasto alle filiere di approvvigionamento e commercializzazione del mercato del falso, non tralasciando la necessità di assicurare il proprio apporto nelle diverse attività tese a bloccare i fenomeni locali più evidenti quali la presenza dei venditori ambulanti, in particolare in alcune aree della città e della provincia, e dei posteggiatori abusivi. Si tratta di un fenomeno particolarmente insidioso per l’economia legale, anche in considerazione dell’inscindibile legame con altri gravi illeciti, quali lavoro nero, immigrazione clandestina, evasione fiscale, riciclaggio.

Sono stati 132 i responsabili denunciati (in sensibile aumento rispetto al 2013) per violazioni connesse alla contraffazione. Le attività investigative hanno consentito di sequestrare 4,5 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi per la salute pubblica.

In questo contesto, l’operazione di maggiore rilevanza è stata quella, denominata “fiume giallo” nei confronti di un sodalizio di imprenditori cinesi dediti alla commercializzazione di prodotti contraffatti e insicuri, culminata con il sequestro di un intero deposito ove erano custoditi circa 4 milioni di prodotti.

Ancora, particolare attenzione è stata rivolta al mondo della raccolta delle scommesse e la tutela dei giochi, che ha visto i reparti del Comando Provinciale di Catania accertare 36 violazioni relative all’abusiva raccolta di scommesse tramite allibratori esteri, con il conseguente sequestro di 45 p.c.

Altri settori di intervento

Nel corso del 2014, nell’ambito delle attività volte a contrastare l’immigrazione clandestina, oltre alle attività di vigilanza e soccorso in occasione dei numerosi sbarchi avvenuti presso il porto di Catania, è stata conclusa, con l’esecuzione di quattro arresti e la denuncia di 19 responsabili, un’importante operazione nei confronti di un sodalizio criminale, composto da cd. colletti bianchi, dedito al favoreggiamento dell’immigrazione mediante la produzione di falsa documentazione, anche fiscale, necessaria per la dimostrazione dei requisiti per il rilascio dei permessi di soggiorno.

Di grande rilievo, infine, le attività condotte dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, che hanno permesso, nell’anno trascorso, di salvare 35 persone in 14 interventi eseguiti sul vulcano Etna.”


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