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Giudiziaria, “Iblis” e Raffaele Lombardo, Catania: ecco il comunicato dell’avv. Giuseppe Arnone. Quanti lo pubblicheranno?
Pubblicato il 13 Dicembre 2013
Stamane udienza davanti al Gup Rosalba Recupido per…
ecco la nota stampa del legale (nella foto)
“Domani, venerdì 13 dicembre, udienza incandescente innanzi al GIP di Catania Dott. Recupido nel procedimento a carico del magistrato Ignazio Fonzo indagato in ordine alle fughe di notizie finalizzate a colpire Raffaele Lombardo e il progetto politico di accordo tra il P.D. ed il medesimo Lombardo .
Al processo proporrà il suo intervento, in termini di accusa nei confronti del Dott. I. Fonzo, l’avv. Giuseppe Arnone, nell’interesse dei cittadini Graziella Ancona e Giosuè Arnone, parti offese in ordine ai reati per cui si procede, in quanto lesi nel diritto costituzionalmente garantito a che gli accordi di maggioranza all’assemblea regionale siciliana siano frutto di volontà democratiche e non delle infami azioni illecite perpetrate mediante gli articoli di stampa a suo tempo pilotati dalle fughe di notizie di cui appare essere, sulla base di elementi univoci, il Dott. Ignazio Fonzo.
L’avv. Arnone ha dichiarato : ” domani vado a Catania a rappresentare i siciliani per bene che vogliono pulizia e trasparenza e per tale ragione intendono denunziare all’opinione pubblica ed al GIP Recupido le evidenti logiche di casta che sino ad oggi hanno impedito di portare sul banco degli imputati il Procuratore Ignazio Fonzo al fine di accertare la verità in merito ad una delle vicende più gravi e scandalose dell’intera storia democratica siciliana”.
Vale la pena di chiarire agli organi di informazione che domani il GIP Recupido dovrà decidere se archiviare o meno l’indagine scaturita dalla denunzia di Raffaele Lombardo che, nella primavera dell’anno 2010, fu vittima di una campagna di stampa scientemente pilotata, condotta sui quotidiani “La Repubblica” e “Il Corriere della Sera”. Tale campagna aveva l’evidente e pacifico obiettivo, rivendicato pure in sede di assemblea regionale, di colpire ed affondare il confronto politico, in quel momento in atto, tra Lombardo ed il P.D. finalizzato alla costituzione di un Governo organico (che appunto non fu costituito per via dei dirompenti effetti di tali fughe di notizie).
Domani, venerdì 13, il GIP Recupido dovrà decidere in ordine alla richiesta di archiviazione a beneficio dell’indagato Dott. Fonzo, richiesta di archiviazione opposta ai sensi dell’art. 409 c.p.p. dall’ex Presidente Raffaele Lombardo assistito dall’avvocato palermitano Massimo Motisi.
Arnone nel richiamare l’attenzione dei giornalisti sull’importantissima udienza di domani ha dichiarato: “è uno scandalo nazionale che Ignazio Fonzo non sia stato mandato a processo per quelle fughe di notizie. Il quadro probatorio a carico di Fonzo è devastante, mentre sono semplicemente ridicole ed un’offesa alla dignità della magistratura, le giustificazioni addotte da Fonzo. Non solo, ma è gravissimo il silenzio censorio degno di una Repubblica Sudamericana che grava su questa scandalosa storia. Lo vogliamo dire o no che nei giorni in cui Alfio Sciacca pubblicava sul Corriere della Sera le fughe di notizie per colpire la libera articolazione della democrazia siciliana, si sentiva con Fonzo ben 17 volte in un pomeriggio? Lo vogliamo dire ai siciliani o lo vogliamo nascondere che in quelle stesse ore in cui Alessandra Ziniti e Franco Viviano pubblicavano le fughe di notizie su Repubblica, i loro telefoni erano in costante contatto con quelli di Ignazio Fonzo? Addirittura in alcuni dei pomeriggi precedenti le più significative fughe di notizie avevamo le triangolazioni: Fonzo che chiama Sciacca, Fonzo che telefona con Viviano, Viviano e Sciacca che parlano tra loro”.
Arnone aggiunge che : “L’inchiesta giudiziaria non solo ha accertato, in quei giorni, decine e decine e decine di telefonate tra Fonzo e i giornalisti autori delle fughe di notizie, ma Fonzo appare essersi pure speso, senza risparmio, per diffondere “il verbo” anche direttamente ai politici impegnati ad affossare l’accordo tra Lombardo ed il P.D. A leggere i tabulati telefonici di Fonzo, in quei giorni, si scopre che forse a questo signor magistrato rimaneva molto poco tempo per l’attività … giudiziaria, essendo impegnato, guarda caso, a parlare, oltre che con giornalisti autori delle fughe di notizie con fior di onorevoli quali Burtone, Torrisi, Fiorenza, tutti impegnatissimi nella guerra all’accordo Lombardo – P.D.”.
L’avv. Arnone domani intende anche chiedere al GIP, ai fini del rigetto della richiesta di archiviazione, l’acquisizione delle dichiarazioni rese dallo stretto collaboratore del Dott. Fonzo ad Agrigento, il P.M. Dott. Santo Fornasier. Quest’ultimo dichiarava di essere a conoscenza di “legami che rendevano fortissimo il Dott. Fonzo“ anche con riferimento all’indagine in questione relativa alle fughe di notizie ed agli accertamenti operati dagli inquirenti con i tabulati… utilizzando la toga e i suoi poteri per “porre in essere schieramenti alle spalle” dei suoi nemici, con riferimento in quel caso all’avvocato Giuseppe Arnone, ritenuto da Fonzo appartenente alla “banda Lombardo” (secondo quanto udito da alcune persone nel corso del processo a carico del Presidente della Provincia di Agrigento D’Orsi”).
Il Fornasier riteneva pure di proporre esplicitamente all’avvocato Arnone un “accordo” tra il medesimo Arnone e Fonzo e al rifiuto del primo di qualsiasi accordo, formulava una serie di minacce da realizzarsi mediante l’utilizzo “degli strumenti infidi ed invasivi” di cui dispone la Procura di Agrigento, grazie ai quali si possono, sempre secondo le parole del Fornasier, rilasciare “brutte mazzate” al nemico Arnone che non vuole piegarsi. Ovviamente l’accordo riguardava anche il ruolo di Arnone nel processo di domani.
Si specifica che tutte le affermazioni sopra riportate in corsivo e sottolineate e profferite dal Fornasier sono contenute in una registrazione audio di cui appunto si chiederà l’acquisizione.
Sul piano procedurale Arnone chiederà, anzitutto, al GIP di Catania di dichiarare la propria incompetenza territoriale, ai sensi dell’arti. 11 c.p.p., in quanto agli atti del giudizio esistono significativi elementi di concorso in reità con il Fonzo a carico del Dott. Giuseppe Gennaro. Ci si riserva di comunicare alla stampa le puntuali elementi su cui si basa tale argomentazione.
Agrigento 12.12.13
Avv. Giuseppe Arnone”.
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