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Giudiziaria: in Tribunale una terribile storia di violenza e prostituzione minorile
Pubblicato il 15 Maggio 2014
Il 20 maggio comincia il processo per una vicenda da brivido…
di iena giudiziaria
Una giovane vita che rischia di subire danni difficilmente recuperabili: la storia che raccontiamo è di quelle che fanno pensare. E rabbia. Anche se si deve sempre attendere l’esito dei processi prima di ogni considerazione finale.
Andiamo ai fatti: il 6 marzo scorso si è celebrata, davanti al Gip Fabio Di Giacomo, l’udienza preliminare per un presunto caso di prostituzione minorile e lesioni.
In questa sede, tramite l’avv. Giuseppe Papotto, coadiuvato dal collega di studio dott. Angelo Puglisi, si è costituita la parte civile, la vittima dei presunti reati (J.R.) nonché entrambi i genitori (N.G. e R.A.). A seguito della celebrazione dell’udienza, è stato disposto il rinvio a giudizio per il 20 maggio prossimo, innanzi alla quarta sezione del Tribunale di Catania in composizione collegiale.
Questi i fatti al centro della vicenda, secondo il Pubblico Ministero titolare delle indagini dott.ssa Laura Garufi : P.M. e N.G. avrebbero, con più azioni esecutive di un medesimo programma criminoso, il P. indotto alla prostituzione la minore J.R., consegnandole somme di denaro dopo avere compiuto atti reciproci di contatto con zone genitali.
La N., zia della piccola, organizzava, controllava o comunque assecondava la condotta del P. pianificando gli incontri e partecipando agli stessi rafforzando, così facendo, l’intento criminoso del P. e sminuendo allo stesso tempo l’importanza ed il significato della condotta dallo stesso P. posta in essere.
Diversamente, solo P. sarà chiamato a rispondere anche delle violenze esercitate sulla minore che nella specie si concretizzavano in azioni tese ad impedire che la minore si sottraesse alle pretese sessuali del P. consistenti ora nel toccarla su zone genitali, ora nel baciarla ed in ultima analisi a subire atti sessuali contro volontà. Violenza, che in un particolare episodio culminava, da quanto emergerebbe dagli atti della Procura, in lesioni personali causate alla minore a seguito di un morso datole sulla nuca dal P. ; lesioni che hanno costretto la piccola a recarsi in ospedale per il trauma cranico minore riportato.
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