Giudiziaria, Messina, operazione “Totem”: scarcerato il gestore di scommesse Antonino Epaminonda

Leggi l'articolo completo

di iena giudiziaria

Il Tribunale del Riesame di Messina (composta dai giudici Nunzio Trovato, presidente, Antonino Francesco Genovese e Giuseppe Miraglia a latere) ha annullato l’ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Gip Monica Marino, il 29 giugno scorso, nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Totem”, nei confronti dei gestori di scommesse Antonino Agatino Epaminonda (difeso dagli avvocati Enza Paglia e Carmelo Picciotto) e Carmelo Rosario Raspante (difeso dall’avvocato Vito Felici di Regalbuto). 

Il collegio ha disposto l’immediata scarcerazione dei due.

L’operazione “Totem” coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Messina  e condotta da carabinieri e squadra mobile peloritani,  ha portato all’arresto di 24 persone ritenute responsabili – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso (nello specifico, il clan Giostra), concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali e altro, aggravati dalle modalità mafiose.

Su richiesta del Procuratore della Repubblica Guido Lo Forte e dei sostituti Maria Pellegrino, Liliana Todaro e Fabrizio Monaco e firma del Gip Monica Marino, il provvedimento, nella prospettazione degli inquirenti, è frutto di autonome e convergenti attività investigative condotte sin dal 2012 dai carabinieri del Comando Provinciale di Messina e dal 2013 dai poliziotti della Squadra Mobile che, coordinati dalla D.D.A.A. di Messina, che hanno consentito di comprovare –nell’ipotesi d’Accusa- l’esistenza di una ramificata struttura criminale, documentandone gli assetti organizzativi di vertice e i ruoli svolti dai singoli associati sia nella effettiva gestione di attività imprenditoriali intestate a prestanome, sia nel settore delle scommesse illecite.

Coinvolto in questa inchiesta è stato anche il gestore di scommesse catanese Antonino Epaminonda, la cui Difesa (con gli avvocati Enza Paglia e Carmelo Picciotto) ha sostenuto davanti al Riesame ha sostenuto l’insussistenza delle esigenze cautelari, basandosi anche sulla storia personale dell’indagato, personaggio conosciuto a Catania per le sue attività commerciali in città, in particolare nel settore delle scommesse.

 

 

 

Leggi l'articolo completo
Redazione Iene Siciliane

Recent Posts

IL MONDO STA MALE, MA OGGI MARCO PITRELLA FA 40 ANNI!

“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c'è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente…

1 giorno ago

“Catania Cemento&Turismo”, “Volerelaluna” denuncia: “concessione demaniale per 99 anni ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico”. Appello al consiglio comunale!

Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall'associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il…

3 giorni ago

“Palazzinari riuniti” (copyright ienesicule): piano regolatore del porto, ecco cosa denuncia “Volerelaluna”

Documento diffuso in occasione della conferenza stampa di stamattina dell'associazione. "IL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL…

3 giorni ago

Le associazioni animaliste: “Serve una cabina di regia per contenere il randagismo

Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA…

3 giorni ago

“Ztl” Castello Ursino: Trantino “fa retromarcia”. Ma per le attività diurne cambia poco o nulla

Comune di Catania Ufficio Stampa 20.02.2025 Castello Ursino, parziale rimodulazione orari di accesso veicolare nel…

3 giorni ago