Giudiziaria, processo fratelli Lombardo: sarà il gup Rizza a decidere sul voto di scambio aggravato

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Novità importante dal procedimento “Iblis”, il “Demonio”. Si avvicina la riunione dei procedimenti…

di iena giudiziaria, Marco Benanti

Sarà lo stesso Gip, Marina Rizza, che già si occupa dell’imputazione coatta disposta dal collega Luigi Barone, a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica contro i fratelli Angelo e Raffaele Lombardo, imputati di reato elettorale aggravato dall’articolo 7, cioè l’aggravante mafiosa. E’ stata notificata, infatti, la richiesta di rinvio a giudizio per l’udienza del 9 ottobre prossimo, nel primo pomeriggio, per questo procedimento, dopo che la Procura, con i Pm Carmelo Zuccaro e Michelangelo Patanè, avevano contestato, nello scorso luglio, davanti al giudice Michele Fichera, proprio questa aggravante. Di qui la decisione del giudice di trasmettere nuovamente gli atti alla Procura, in quanto incompetente, essendo il reato aggravato.

Il Gip Rizza dovrà decidere anche dell’ altro “troncone” (prossima udienza sempre il 9 ottobre) quello derivato dall’imputazione coatta disposta dal Gip Barone, quache mese fa. Si arriverà, con ogni probabilità, alla riunione dei due procedimenti.

Ricordiamo che nel corso dell’ultima udienza -per il “troncone” scaturito dall’imputazione coatta dal gip Barone- tenutasi dinnanzi al Gup Marina Rizza, il 23 luglio scorso, la Procura della Repubblica di Catania, con il capo dell’Ufficio Giovanni Salvi, aveva formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio, per corruzione elettorale aggravata dall’avere favorito l’associazione mafiosa nelle elezioni politiche del 2008, nei confronti dei fratelli Angelo e Raffaele Lombardo, il primo parlamentare nazionale dell’Mpa, l’altro presidente della Regione Siciliana.

Dal canto suo, la Difesa dei due politici siciliani aveva anticipato che avrebbe chiesto il rito abbreviato, ossia allo stato degli atti, condizionato all’acquisizione di alcuni mezzi istruttori. La Procura, con il dott. Giovanni Salvi, aveva fatto sapere che avrebbe valutato se opporsi o meno alla richiesta dopo aver preso atto delle condizioni alle quali la Difesa dei Lombardo avrebbe inteso vincolare la richiesta di rito abbreviato. In ogni caso sarà poi il Gup a decidere.

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Redazione Iene Siciliane

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