Giudiziaria, Processo Lombardo: dopo tante storie mi pento anch’io

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di marco pitrella

Sa d’invenzione magistrAle quella del “cantastorie”, un po’ giudiziale & un po’ parastatale, che nel “de relato” c’ha l’incipit – m’ha detto quello che gli riferito quell’altro che Don Raffaé ha fatto, ha detto, “ha stato” – e nel dire Lombardo anche se non ce l’hai nel sacco si risolve; è tutto un “bla bla bla” di chi su Don Raffaé manco una ne sa e cento ne dice perché mille ne ha sapute.

E’ stato il turno di Tuzzolino che ha raccontato d’una  “Loggia Massonica itinerante” – se un tempo c’era la P2 quella di Lombardo la chiameremo “LOL” – e uscieri di Palazzo d’Orleans che l’accoglievano alle 5 o alle 6 del mattino (miracolo i dipendenti lavorano dall’alba al tramonto) e si “scopre” pure che la Regione siciliana finanzi – secondo Tuzzolino – persino i tribunAli (la Regione non ha alcun tipo di competenza in proposito): tra vaghi ed eventuali appalti maffffiosi è proseguita la deposizione.

Del resto di roba ce n’è stata nel corso delle udienze: dalla psichedelica narrazione sul Mpa, partito dagli effetti stupefacenti – “compravamo voti con la droga” – passando per “un certo” fantomatico cugino dello “zio Raffaele nel clan dei “Carcagnusi”; al massimo “taccagnoso o petaloso” ma “carcagnuso” per uno di Grammichele è improbabile tanto quanto l’inattendibilità (che dovrebbe essere) del test.

Intanto, c’è chi del pare, si dice e si mormora che Don Raffaé sia vicino ai Mirabile ha riferito perché – nel “De Relato”, appunto – “ce l’avevano detto in carcere”; però, però, però… “chi l’aveva detto in carcere”, chiamato “in causa” (per restare in tema), abbia affermato: “Io non ho mai parlato di politica, il mio gruppo (clan ndr) non se né occupava ed io votavo Radicale”.   

Infine, la parola (di) Di Dio… pentito ad persona che  ha “confessato” d’aver fatto incontrare l’ex governatore con Angelo Santapaola che, deceduto, non potrà confermare; mentre a smentire ci sono i tabulati telefonici di Lombardo che, dal 2000 al 2007, dimostrano come tra il febbraio e marzo 2006, periodo del fatidico incontro “Santapaoliano”, l’ex governatore non si trovasse nei luoghi citati, come già detto, dalla parola (di) Di Dio. 

Dinnanzi a prove così schiaccianti (ma a favore dello zio) dichiaro d’aver preso il caffè in compagnia di Lombardo e d’aver diviso con lui una porzione di strudel talmente insapore da sembrare vegana: quasi, quasi mi pento anch’io… vediamo se ci esce “quacchecosa”.  

 

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Redazione Iene Siciliane

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