Giudiziaria…Ridicola, Agrigento, l’avv. Giuseppe Arnone scrive al sindaco di Lampedusa: “Basta Fonzate!”L’incredibile vicenda di accuse di un Pm…per una porta, muretti, pergola!


Pubblicato il 05 Maggio 2014

Ecco la missiva con la quale si chiede di porre fine alla costituzione di parte civile del Comune nel processo portato avanti dal procuratore Ignazio Fonzo(nella foto)…

“Avv. Giuseppe ArnoneVia Minerva, 5 AGRIGENTOAl Sindaco di Lampedusa Giusi NicoliniLettera apertaBasta Fonzate!

Cara Giusi, basta Fonzate, aiutami a restituire ad Agrigento una Giustizia lontana dal fonzismo.Ti chiedo un’azione seria, poni fine alla ridicola costituzione di parte civile del Comune nel processo contro la Sovrintendente Costantino e l’ing. Nugara, accusati dal Procuratore Fonzo di aver realizzato:a. Autorizzato il restringimento di una porta d’accesso, originariamente di due metri, adesso di solo un metro;b. Autorizzato muretti dell’altezza di 20 cm (non sto scherzando 20 cm … ), di contenimento di piccole aiuole;c. Autorizzato una pergola frangisole posta su uno spazio di 1 metro e 50 circa, ecc, ecc.Carissima Giusi,ti invio la presente lettera aperta nella mia qualità di difensore della ex Sovrintendente di Agrigento Gabriella Costantino. E tu sei destinataria di queste mie considerazioni nella qualità di parte civile costituita nel procedimento penale che vede imputati solo e soltanto due ottime persone, due funzionari integerrimi, l’ing. Nugara e la sovrintendente Costantino.Si tratta di un processo per il quale il neologismo “Fonzata” è assolutamente indicato. Il Procuratore Aggiunto Fonzo ha incredibilmente mandato a processo questi due dirigenti regionali per una ipotesi di lottizzazione abusiva che mi limito a descriverti ben sapendo che ciò provocherà in te, da un lato, rabbia e dall’altro, ilarità.Costantino e Nugara, secondo il Procuratore Aggiunto di Agrigento dott. Fonzo, sarebbero responsabili del reato di lottizzazione abusiva, nonché di quello di abuso d’ufficio, per aver :d. Autorizzato il restringimento di una porta d’accesso, originariamente di due metri, adesso di solo un metro;e. Autorizzato muretti dell’altezza di 20 cm (non sto scherzando 20 cm … ), di contenimento di piccole aiuole;f. Autorizzato una pergola frangisole posta su uno spazio di 1 metro e 50 circag. Autorizzato – secondo l’accusa danneggiando il paesaggio – una cisterna interamente interrata, per l’esclusivo accumulo di acqua potabile;h. Autorizzato il disvellimento e il rifacimento di una pavimentazione esterna di 40 metri quadri;i. Autorizzato la demolizione e l’eliminazione di alcuni muretti esterni dell’altezza di 3 o 4 metri.Così ad Agrigento, terra di grandi scempi e funestata da tremenda criminalità, si sprecano le risorse della giustizia e si impegnano i Tribunali.Lo ribadisco affinché sia chiaro: il 21 maggio verrà emessa la sentenza che riguarda questo processo che vede, con il rito abbreviato, solo due imputati, due integerrimi dirigenti della Sovrintendenza. Il PM d’udienza, la dott.ssa Pandolfi, persona di ben altro spessore rispetto a chi ha istruito queste accuse semplicemente delle “Fonzate”, ha già chiesto l’assoluzione per l’abuso d’ufficio della Sovrintendente, e, a parer mio, con sottilissima ironia rispetto all’operato originario del suo Ufficio, ha chiesto la condanna per il solo reato di “lottizzazione colposa in concorso”. Quest’ultima figura di reato, nel caso che ci occupa, non mi pare sia neanche astrattamente configurabile.Siamo al ridicolo giudiziario dunque: si processa la gente per bene per aver ristretto una porta o per aver autorizzato muretti di 20 cm. Mentre innanzi al Tribunale, oscurandone addirittura un pezzo di visuale, si sta completando un palazzone di tanti piani, totalmente illegale, autorizzato da quel Comune di Agrigento ove la corruzione imperava, per stesso accertamento giudiziario. O ancora si manda a processo chi ha autorizzato una piccola cisterna interrata ma si garantisce l’impunità all’ex ministro Angelo Capodicasa che ha realizzato una villa totalmente illegale – roba da manette immediate – ai piedi del teatro greco di Minoa.Tu ed io, cara Giusi, abbiamo una storia bellissima comune anche di battaglie in difesa di Lampedusa, di battaglie contro gli speculatori, gli abusivisti, gli amministratori cialtroni, di battaglie per tutelare e difendere anche l’Isola dei Conigli.Ricorderai quando assieme mandammo le pagine del codice penale relativi ai reati di abusivismo al Comandante della Stazione dei Carabinieri, scrivendogli che evidentemente al suo codice mancavano quelle pagine, visto che riteneva di non intervenire innanzi a scempi ed abusi, quasi che per lui non fossero reati.Ricorderai il processo vinto, con me avvocato e con te teste e denunziante, contro coloro che volevano cementificare l’Isola dei Conigli.E in nome della nostra storia passata e dei nostri comuni valori presenti e futuri ti chiedo un contributo – invero doveroso – di saggezza e di senso di giustizia: mentre il PM Pandolfi ridicolizzava il “lavoro” di Fonzo chiedendo l’assoluzione, il legale del Comune di Lampedusa chiedeva, per tuo conto, ai due funzionari risarcimenti del danno per aver … ristretto la porta e autorizzato l’aiuola … !Adesso noi che ce lo possiamo permettere, cara Giusi, diamo un segnale di serietà e di Giustizia giusta: ti chiedo soltanto di leggere l’interrogatorio dell’imputato Ing. Nugara che risponde alle domande del legale del Comune di Lampedusa. Leggi quest’atto processuale e poi valuta se il Comune di Lampedusa possa ancora essere dalla parte degli accusatori in questo processo …Agrigento, 05.05.2014Avv. Giuseppe Arnone”.


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