di Piero Lipera (segretario provinciale Dc) L’ultima inchiesta giudiziaria che ha portato agli arresti un deputato regionale, un sindaco e due consiglieri comunali – è triste scriverlo – ma non porta nulla di nuovo. La domanda che mi pongo da dirigente di un partito è: saprà un giorno la politica arrivare prima delle manette? Conoscono […]
Giudiziaria, “scontri democratici”: “Zio Pippo” Berretta “arrotato” da Giacomino Rota in Tribunale. Archiviata la querela di un anno fa!
Pubblicato il 26 Febbraio 2016
di iena rotante
Tutto era cominciato un anno fa circa, come raccontammo (http://ienesiciliane.it/articolo.php?aid=5567)
Cosa era accaduto?
Su una bacheca “democratica” di facebook se le erano “cantate” Giuseppe Berretta e Giacomo Rota. Cosa era accaduto? Rota,ad un certo punto, aveva evocato, con riferimento all’ “Era Lombardiana” del Pd, che “…circa duemila cause Serit che venivano date solo su ordine di Lombardo, chiedi pure al tuo Amico!”
Apriti cielo! Berretta forse si sara sentito “arrotato”, o altro, non aveva “incassato”, anzi aveva replicato:
“Giacomo Rota, parli a sproposito di cose che non conosci. Io non ho mai contrattato nulla con Lombardo. Ritengo le tue affermazioni gravemente lesive della mia dignità, onorabilità e professionalità, pertanto, mi trovo costretto ad investire della questione l’autorità giudiziaria.”
E Giacomino Rota aveva chiosato: “Caro Giuseppe Berretta , mi spiace che ti sia così innervosito, ma io dico solo la verità e so bene di cosa parlo! Ribadisco di politica parlavo e parlo! Apprendo che investirai della questione l’autorità giudiziaria, fallo pure sarà interessante! Per i difensori d’ufficio la miglior risposta è il silenzio!”
E com’ è finita? Il Gip del Tribunale di Catania Loredana Pezzino ha archiviato la querela, accogliendo la richiesta in tal senso della Procura. Berretta si era opposto all’archiviazione, ma alla fine il procedimento è stato archiviato. Secondo il Gip non è chiaro a chi si riferisse Rota nel suo commento ritenuto diffamatorio; semmai appare –secondo il giudice- che i commenti successivi a quello “incriminato” fanno riferimento ad “un latente scontro politico all’epoca in corso”.
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