Nello scenario da noi previsto, è cominciato e subito è stato rinviato un dibattimento che dovrebbe suscitare le ire delle femministe, del vasto e assortito “mondo del progresso” rossazzurro. Che, invece, non c’è.
E non c’è nemmeno il lui, il prof pensionato…
di iena giudiziaria Marco Benanti
In mezzo a processi per droga e ricettazione, in un via vai di umanità di vario tipo, è cominciato, oggi, alla ex pretura di Catania, davanti ai giudici della quarta sezione penale del Tribunale (Presidente Michele Fichera, a latere Cacciola e Lorenzetti, Pm Lina Trovato) il dibattimento contro Elio Rossitto (imputato insieme al dipendente amministrativo dell’Università Francesco Pergola), docente di economia della facoltà di scienze politiche, che il 3 novembre 2009 lasciò l’insegnamento (prima di possibili provvedimenti disciplinari) e il successivo 25 novembre finì ai “domiciliari” (Rossitto tornò in libertà 17 giorni dopo) per una brutta storia di presunti favori sessuali richiesti a studentesse in cambio di aiuti negli studi. La Difesa di Rossitto avanzò anche una richiesta di patteggiamento, istanza respinta dalla Procura.
Rossitto è accusato di tentata concussione, tentata violenza sessuale e falso. Qualche mese fa, il Gup Loredana Pezzino lo ha rinviato a giudizio, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, con il Pm Lina Trovato.
L’ inchiesta è quella riguardate i presunti casi di scambio voto e sesso che scoppiò anni fa all’ Università di Catania. Della vicenda si era occupata anche la trasmissione Le Iene di Italia 1 (nella foto in alto), che aveva ripreso il professore Rossitto all’interno di un albergo assieme a una studentessa che ha rifiutato le avances in cambio di un “aiuto” negli studi.
Stamane, è emersa quasi subito una questione di difetto di notifica ai due imputati (Rossitto -difeso dall’avv Angelo Pennisi- e Francesco Pergola -difeso dall’avv. Enzo Zappulla- dipendente amministrativo dell’Università accusato di falso): sulla base di questo tutto rinviato al 22 marzo prossimo.
In aula c’era la ragazza che con coraggio ha squarciato l’omertà dell’ambiente universitario: Dominique con il suo avvocato Milena Occhipinti. Tre la parti civili: un’altra studentessa assieme a Dominique e l’Università con il prof. Guido Ziccone. Quindi, erano presenti le parti processuali e qualche cronista e null’altro: in aula si attendevano gli altri processi. Niente femministe, niente attestazioni, di presenza stamane, di associazioni o simili : Dominique resta solo con il suo legale. Nessun clamore o contestazione per il prof. Rossitto, appartenente ad una nobile famiglia della sinistra siciliana. Che ci sia -per puro caso- un qualche legame fra le due cose?
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