L’associazione Catania più Attiva in questi 5 mesi di attività è venuta a conoscenza che molte persone con il contrassegno Cude destinatarie di multe per aver attraversato le ZTL si sono rivolte al Comando dei Vigili Urbani di Catania chiedendo l’annullamento del verbale tramite un modello predisposto dal loro Ufficio. Tutti questi disabili qualche tempo […]
Giudiziaria sotto il vulcano, processo Scuto: si avvicina l’epilogo
Pubblicato il 18 Marzo 2013
Il 28 marzo l’ultima udienza per la Difesa del “re dei supermercati” di Sicilia…di iena giudiziaria
Si avvicina la conclusione del processo d’appello all’imprenditore Sebastiano Scuto. Davanti ai giudici della prima sezione penale della Corte di Appello di Catania (Presidente Ignazio Santangelo, a latere Muscarella e Carrubba), oggi ha continuato la sua arringa il prof. Giovanni Grasso.La Difesa dell’imprenditore, presente in aula, come sempre, si è soffermato, dopo le ultime udienze dedicate all’inattendibilità dei pentiti, sugli aspetti –contestati dall’Accusa- riguardanti il lato economico, in particolare l’ipotesi di “esplosione commerciale” e di immissioni di presunti capitali sporchi della mafia, dell’ Aligrup, la società madre creata da Scuto, oggi alle prese con una drammatica crisi. Sulla scorta di documentazione e di quanto già scritto nell’atto di appello, il prof. Grasso ha smontato l’Accusa, sottolineando la normalità della crescita dell’azienda e respingendo l’ipotesi accusatoria di immissioni di denari mafiosi. Secondo l’Accusa, con meccanismi truffaldini legati alla battitura di scontrini per operazioni inesistenti, si sarebbe aperta la via per l’ingresso di soldi “sporchi”. La Difesa di Scuto ha dimostrato l’infondatezza dell’accusa, già dichiarata impossibile dai responsabili aziendali già escussi in dibattimento. Parlando con i cronisti fuori dall’aula, il prof. Grasso ha definito, nelle linee generali, l’Accusa contro Scuto frutto di pressappochismo e superficialità: la Difesa ha altresì sottolineato che rispetto al dibattimento di primo grado gli elementi nuovi smontati nella sua opera rigurdano proprio la sentenza di primo grado, che ha condannato Scuto per associazione mafiosa assolvendo per estorsione e restituendo a lui la quasi totalità dell’impresa commerciale.Prossima udienza il 28 marzo, quando parlerà e concluderà l’arringa difensiva il prof. Guido Ziccone, codifensore di Scuto.Poi dovrebbe arrivare la sentenza.
Lascia un commento