Giudiziaria sotto il vulcano, Teatro “Bellini”: indagini in fase conclusiva

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Arriva comunicato Procura della Repubblica:

Le indagini sui profili penali della gestione del Teatro Bellini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, sono in fase conclusiva. Sono in corso di notificazione gli avvisi ex art. 415 bis c.p. nei confronti di 80 dipendenti del Teatro per il reato di truffa aggravata in danno dello Stato, ipotizzabile sia nelle attestazioni relative allo straordinario (per gli anni 2007 – luglio 2009) sia per l’uso scorretto di badge attestanti l’entrata e l’uscita, accertati attraverso l’uso di telecamere nascoste (anno 2011). Trascorso il termine per la presentazione delle difese saranno assunte le deliberazioni definitive. I fatti sono di diverso spessore, alcuni particolarmente significativi per la durata nel tempo e la reiterazione degli episodi, altri di minore entità.

Avvisi di conclusione delle indagini sono stati emessi anche per episodi di assegnazione di appalti di sgombero dei materiali scenici, avvenute senza le necessarie procedure e con attestazione di previsione di spesa largamente inferiori al reale, al fine di rendere possibile l’attribuzione degli appalti senza regolari gare (tali fatti sono del 2006). E’ stata rilevata a tale proposito l’inesistenza di qualunque documentazione atta a descrivere la qualità e quindi il valore residuo dei materiali di scena avviati al macero.

Per ciò che concerne altri fatti oggetto di indagine, è stata chiesta al giudice l’archiviazione. Non sono stati infatti individuati fatti di rilievo penale. In alcuni casi non sono stati trovati idonei elementi di verifica (come nel caso delle assunzioni degli artisti esterni da un’unica agenzia, circostanza dimostratasi in fatto non corrispondente al vero; o come nel caso delle trasferte della Filarmonica, per la quale è da escludersi in punto di fatto che le spese siano state sostenute dal Teatro) mentre in altri casi si è ritenuto che, pur in presenza di violazioni di disposizioni normative di vario grado, non si fosse in presenza di condotte rilevanti penalmente. E’ questo il caso di progressioni in carriera di dipendenti, della corresponsione di gettoni di presenza o di cachet ai direttori d’orchestra, della concessione di permessi retribuiti. E’ stata autorizzata la trasmissione degli atti alla Procura Generale della Corte dei Conti per i provvedimenti di competenza.

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Redazione Iene Siciliane

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