Domenica 2 febbraio alle ore 19,30 nel salone Bellini di palazzo degli elefanti, alla presenza di autorità civili, religiose e militari si terrà la 28^ cerimonia di conferimento della Candelora d’oro 2025, assegnata quest’anno all’attore Tuccio Musumeci, decano degli artisti teatrali siciliani simbolo della catanesità. “La Città di Catania -ha detto il sindaco Enrico Trantino […]
Giudiziaria, veleni facoltà Farmacia Catania: chieste condanne per disastro ambientale. Prescrizione per gestione di discarica abusiva
Pubblicato il 10 Gennaio 2014
Finisce a metà mattinata l’udienza… di iena giudiziaria
“Taglia” i tempi il Pm Giuseppe Sturiale, che ha preso il posto di Lucio Setola, al processo -che si celebra davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale (Presidente Ignazia Barbarino, a latere Mirabella e Cascino) per i veleni dei laboratori della facoltà di Farmacia di Catania: oggi ha concluso la requisitoria con le richieste della Pubblica Accusa. Eccole: assoluzione per avvenuta prescrizione per il reato pendente nei confronti di tutti gli imputati di gestione di discarica abusiva e condanna per omissione di atti d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico e disastro ambientale colposo.
Le pene più pesanti sono state sollecitate nei confronti di Antonino Domina (4 anni) direttore amministrativo dell’Università di Catania, Lucio Mannino dirigente dell’ufficio tecnico dell’Università (3 anni e 8 mesi) per entrambi i reati sono disastro ambientale colposo, omissione in atti d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Per tutti gli altri imputati le richieste sono state di 3 anni e 2 mesi per disastro ambientale colposo e omissione in atti d’ufficio. Si tratta di Marcello Bellia, Francesco Bonina, Fulvio La Pergola, Giovanni Puglisi, Giuseppe Ronsisvalle (Preside della facoltà di scienze farmaceuriche) e Franco Vittorio (direttore del dipartimento). Prossima udienza il 21 febbraio, quando parleranno le parti civili. Poi sarà la volta delle Difese.
Oggi in aula qualche familiare dei giovani ricercatori deceduti dopo avere lavorato in quelle strutture universitarie. Assieme a loro qualche cronista. Assente la città: nei corridoi di palazzo di giustizia si discuteva, stamane, anche della possibilità di “salvezza” del Catania calcio.
Nessuna novità per l’altro filone dell’indagine, che ipotizza l’omicidio e lesioni colpose: la Procura ha già chiesto l’archiviazione.
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