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Giudiziaria, vicenda canili nel catanese: arriva replica dei legali del dr. Mario Bongiorno
Pubblicato il 20 Maggio 2016
Riceviamo e pubblichiamo:
“I sottoscritti quali difensori del dr. Bongiorno Mario ed in ordine all’articolo pubblicato sul vostro giornale intendono rappresentare come, pur rispettando ma non condividendo le decisioni del GIP, si ritenga del tutto sorprendente la richiesta di imputazione coatta avanzata nei confronti del nostro assistito. La stessa, infatti, interviene non solo dopo una articolata richiesta di archiviazione da parte di due stimati Pubblici Ministeri (basata su una lunga e attenta attività istruttoria, di cui pare il Gip non abbia tenuto minimamente conto), ma anche successivamente ad una attenta e precisa ordinanza di dissequestro dei canili da parte del collegio del Tribunale del Riesame.
Si ritiene, dunque, che tale richiesta sia assolutamente lontana da una valutazione di una eventuale responsabilità penale del dr. Bongiorno e che la verità sia, invece, quella fatta emergere da ben otto magistrati, chiamati a diverso titolo a valutare la vicenda in cui il dr. Bongiorno si trova coinvolto e che avevano precedentemente escluso qualsiasi rilevanza penale nella gestione dei rifugi. Si sottolinea, inoltre, con altrettanto stupore, come solo questo GIP ha valutato come sussistente alcuni reati (come ad esempio l’associazione a delinquere) per i quali, al contrario, il dr. Bongiorno non è mai stato iscritto nel registro degli indagati. Non possiamo, infine, non stigmatizzare l’ennesimo massacro mediatico al quale viene sottoposto il dr. Bongiorno, vittima di una (in)fallibile “giuria” popolare che solo sulla base di una ancora indimostrata accusa ha già deciso di condannarlo. Dimostrazione, questa, della insaziabile fame di certa stampa per lo scandalo, colpevolmente silente, invece, in occasione sia del dissequestro dei canili che in quello della richiesta di archiviazione. Rimaniamo fiduciosi nell’operato dei Giudici che si occuperanno del presente caso nel prosieguo delle attività processuali, sicuri che la verità verrà finalmente e definitivamente accertata.
Avv. Salvatore Cannata Avv. Carlo Failla.”
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