Giuseppe Arena:”I soldi fatturati in Sicilia rimangano in Sicilia, basta piangersi addosso e delegare il nostro futuro”


Pubblicato il 07 Marzo 2017

“Noi siciliani, abbiamo bisogno di un corso collettivo di autostima. Dobbiamo volerci bene e tornare a credere in noi e nelle nostre enormi potenzialità”. Così  Giuseppe Arena, presidente di “Solo Sicilia”, laboratorio di idee per la sopravvivenza, durante la prima tappa del tour delle idee. Esponenti e simpatizzanti si sono ritrovati all’istituto “Testasecca” di Caltanissetta.

Due ore intense di dibattito, compresi numerosi interventi da parte della platea, hanno offerto importanti spunti di riflessione e proposte.

La Sicilia si salva – ha ricordato Arena nell’intervento conclusivo – solo con un pizzico di sano, lucido, razionale “egoismo” partendo dalla necessità di ridare fiato e vigore al proprio territorio: pensare ad esempio che tutti i soldi fatturati in Sicilia rimangano in Sicilia, non è più un eresia, ma una reale esigenza. Anche Veneto e Lombardia sembrano avviati verso questo percorso virtuoso. Perché noi no?
Dobbiamo smetterla – ha ricordato Arena – di piangerci addosso e delegare il nostro futuro e quello ancora più importante dei nostri figli a soggetti e partiti nazionali irresponsabili e senza scrupoli, che perseguono solo interessi e progetti personali. La stagione dei partiti, sorpassati dalla storia, è ormai finita. Oggi impazzano populismi, astensionismo e antipolitica, che hanno messo in crisi l’intero sistema, peraltro vecchio, anemico e confuso. Solo Sicilia aspira al ruolo di “coscienza critica” di quanti, a pochi mesi dalle elezioni, da destra a sinistra, passando per il centro, si ostinano a non parlare ai siciliani, perché prigionieri di schemi, veti incrociati e giochetti di bassa lega fini a se stessi. La speranza – conclude Arena – non si spera, si organizza. Facciamo appello quindi a tutti i siciliani, alle forza moderate di area liberale e cattolica –  che già osservano con interesse il nostro ragionamento – alle libere associazioni, a movimenti operai e studenteschi, ai siciliani tutti, affinché una nuova presa di coscienza possa diventare un formidabile strumento di riscatto e rilancio economico, sociale e culturale per la nostra regione”. Prossima tappa del tour delle idee sarà a  Castel di Iudica sabato 11 marzo.


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