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Giuseppe Castiglione chiede al Consiglio provinciale di bocciare l’istanza di reintegra avanzata dal consigliere arrestato in ‘Iblis’
Pubblicato il 20 Marzo 2012
di Fabio Cantarella
Il presidente della Provincia Regionale di Catania, Giuseppe Castiglione, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio provinciale esternando la ferma contrarietà dell’Amministrazione provinciale rispetto all’istanza di reintegra all’interno del consesso provinciale avanzata dal consigliere Antonino Sangiorgi, sedici mesi dopo il suo arresto nell’inchiesta antimafia “Iblis” avviata dalla Procura della Repubblica di Catania su presunti rapporti tra la mafia, il mondo dell’imprenditoria e quello della politica.
Giuseppe Castiglione chiede al Consiglio provinciale che il voto sull’istanza di reintegra del consigliere Sangiorgi assuma una connotazione prettamente politica di dura presa di posizione nei confronti di chi ancora non ha chiarito la propria posizione con la Giustizia. Il presidente della Provincia Etnea, dopo aver premesso di essere un sostenitore convinto del principio costituzionale relativo alla presunzione d’innocenza, chiosa: “ciò non toglie tuttavia che la Politica debba, davanti a vicende che come quella in esame riguardano presunte implicazioni con la mafia, che ha ammorbato ed ammorba la nostra Terra, avere la capacità di compiere scelte ed assumere posizioni che le consentano non solo ‘di essere ma anche di apparire onesta’ “, citando una storica frase dell’eroe antimafia Paolo Borsellino.
E poi aggiunge Giuseppe Castiglione: “…ritengo che il voto sulla delibera che gli uffici sottopongono al Consiglio sia una occasione fondamentale per evitare che un Ente – una delle articolazioni della Repubblica non dimentichiamolo – possa anche soltanto essere sfiorato dal sospetto di contiguità con aree grigie della società ed, ancora, perchè la Politica possa riavviare quel percorso di riconquista della fiducia e della credibilità da parte dei cittadini”.
Il presidente Castiglione, quindi, a nome dell’Amministrazione provinciale chiede al presiente del Consesso provinciale di “…rendere manifesta la volontà di questa Amministrazione contraria all’accoglimento dell’istanza del consigliere Sangiorgi; ciò tra l’altro consentirà allo stesso di potere dimostrare con più serenità la propria estraneità ai fatti contestati”.
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