Giustizia alla catanese: con “velocità supersonica” cominciato processo malagestione Iacp!

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Dopo un leggerissimo ritardo….di iena giudiziaria

Mai dire mai, sotto il vulcano. E così oggi è cominciato il dibattimento al processo per la malagestione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania, un “gioiello” della pubblica amministrazione rossazzurra. Ne abbiamo parlato di recente…

http://www.ienesiciliane.it/cronaca/12810-breaking-news-clamoroso-iacp-va-in-pensione-il-leggendario-direttore-santo-schiliro-rubino-il-sistema-catania-lo-saluta-commosso-un-simbolo-da-portare-nelle-scuole-di-come-si-amministra-l.htmle prima avevamo sottolineato anche i tempi di questo procedimento…

http://www.ienesiciliane.it/cronaca/10835-giustizia-catanese-malagestione-iacp-ennesimo-rinvio-del-processo-prescrizione-sempre-piu-probabile-uno-scandalo-nello-scandalo.html

oggi, davanti ai giudici (Presidente Rosa Anna Castagnola, a latere Cascino e Cristaldi, Pm Andrea Bonomo) della terza sezione penale del Tribunale (da tempo un caso -di cui pochi o nessuno parla- per i tempi incredibilmente lenti dei procedimenti) è cominciato il dibattimento. E’ stato sentito, in qualità di teste dell’Accusa, il maresciallo della Finanza Orazio Mascotti: in pochi minuti ha risposto. E’ venuto fuori così il riferimento alla relazione degli ispettori regionali del 2009: un documento, firmato dall’ing. Castrenze Marfia e dai dott. Aldo Gangi e Cosimo Aiello, da “fare arrossire” un pubblico amministratore, in particolare in relazione a quanto scritto sull’operato del dirigente Santo Schilirò Rubino. Ma siamo a Catania, tutto a posto?

Schilirò Rubino che, come abbiamo scritto di recente, ad aprile prossimo andrà in pensione. Intanto, lo Iacp, con l’avv. Tommaso Tamburino, si è costituito parte civile al processo: e dall’altra parte ha, fra gli altri, il suo dirigente Santo Schilirò Rubino, già direttore generale, responsabile dell’area contabile. Tutto normale, siamo a Catania.

Il 30 gennaio 2014, alla prossima udienza, è previsto che vengano sentiti, sempre come testi dell’Accusa, altri due esponenti della Guardia di Finanza, il luogotenente Giuseppe Fichera e il maresciallo Luigi Branciforti. Non solo: anche l’ing. Castrenze Marfia e il dott. Aldo Gangi, due degli ispettori regionali firmatari della relazione del 2009.

Ah, naturalmente: non c’era nessuno (società civile assente) a parte qualche cronista.

 

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Redazione Iene Siciliane

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