Giustizia alla catanese: processo appello parcheggi, domani ultime Difese, poi arriva la sentenza?


Pubblicato il 21 Aprile 2013

Verso l’epilogo una vicenda surreale. “Grazie” alla quale Catania ha perduto l’ennesima occasione per fare e non solo per chiacchierare in salotto. A pancia piena. Il “pulpito” da “prete di provincia” non chiude mai…di iena giudiziariaDomattina, davanti ai giudici della terza sezione penale della Corte d’Appello di Catania, si terrà forse l’ultima udienza del processo di secondo grado cosiddetto dei parcheggi. Sono previsti gli interventi degli avvocati difensori che nell’udienza scorsa, il 26 marzo, non hanno parlato per i loro assistiti. Poi, il processo potrebbe andare a sentenza. Una sentenza che appare scontata, per una vicenda che ha dell’incredibile. Una vicenda degna di questo paesello e di questa magistratura.Il 26 marzo scorso, l’Accusa, con la Procura Generale, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Che ha assolto tutti e ha disposto il dissequestro dei cantieri. http://www.ienesiciliane.it/cronaca/10113-flashiene-processo-appello-parcheggi-laccusa-chiede-assoluzione.htmlQuesta è la nostra cronaca dell’ultima udienza a marzo:http://www.ienesiciliane.it/cronaca/10117-giustizia-alla-catanese-processo-parcheggi-alla-fine-era-tutto-regolare-otto-anni-di-procedimento-penale-per-scoprire-che-andava-tutto-bene-peccato-che-le-opere-quasi-tu.htmlIn attesa della decisione finale (che potrebbe arrivare anche domani) non ci resta che ribadire quanto già detto: chi risarcirà la città di una simile occasione perduta? Chi “farà appello” per tutelare le ragioni di tanti che hanno perso occupazione, possibilità di vivere dignitosamente? Chi risarcirà delle opportunità economiche mancate il comune di Catania?In una città con le “pezze al culo”, è tutto giusto quello che è accaduto? Non ci aspettiamo nulla dalla canea dei “fan dei togati”: chi ha la pancia piena può tranquillamente “predicare dal pulpito”. Come un qualsiasi prete di provincia. Per loro è sempre lontano il giorno del “bisogno vero”: del resto, il “circolo della sinistra salottiera” -col posto assicurato e la “moralità da brandire”- è sempre aperto.


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