di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Giustizia catanese “infinocchiata”?Domani era previsto l’avvio del processo per lo scandalo Pta Giarre. Ma non comincerà nemmeno domani. Rinvio!
Pubblicato il 24 Giugno 2013
Bausettete! Cittadino che esulti per Milano, beccati Catania!di iena miscredente in tribunaleNe avevamo parlato qualche mese fa, ricordate?http://www.ienesiciliane.it/cronaca/10474-giustizia-catanese-ienesicule-e-la-seduta-spiritica-rivelatrice-indovinato-processo-informatizzazione-pta-giarre-rinviato-per-difetto-di-notifica.html
Domani era previsto l’avvio del dibattimento e invece no, non comincerà. Problema di collegio di tribunale, visto che a settembre andrà a regime la “riforma” con le sezioni distaccate di Tribunale. E allora è meglio cominciare tutto dopo l’estate? Che fretta c’è?
Ma quando avrà mai inizio il dibattimento, davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Catania?
Il 25 ottobre scorso, infatti, il gup del Tribunale di Catania Marina Rizza ha disposto quattro rinvii a giudizio -udienza il 16 aprile 2013 (rinvio a domani)- nell’ambito dell’inchiesta sulla procedura amministrativa che aveva portato all’affidamento senza gara dell’appalto per l’informatizzazione del Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Giarre, assegnato alla Solsamb srl, società guidata da Melchiorre Fidelbo, marito del presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. Tra loro lo stesso Fidelbo, il manager dell’Asp etnea Antonio Scavone, l’ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania Giuseppe Calaciura, e il direttore amministrativo dell’Asp Giovanni Puglisi. Non luogo a procedere invece per la responsabile del procedimento, Elisabetta Caponetto. I quattro devono rispondere di abuso d’ufficio e di truffa.L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Michelangelo Patanè e dal sostituto Alessandro La Rosa, era stata condotta dalla Guardia di Finanza. Inizialmente, la Procura aveva contestato solo il reato di abuso d’ufficio: successivamente, su iniziativa del Gup Rizza, si è aggiunto anche il reato di truffa aggravata.Al centro dell’inchiesta c’è la delibera n.1719 del 30 luglio del 2010 che ha autorizzato l’Asp di Catania a stipulare un convenzione con la Solsamb per il Pta di Giarre. Una delibera per un appalto milionario -poi revocato- che, secondo l’accusa, sarebbe stata redatta “senza previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica e comunque in violazione del divieto di affidare incarichi di consulenza esterna”.
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